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Toccare con mano la luce

Hanno detto i ragazzi:

Sara Saporetti

“Mi hanno colpito gli apparecchi illuminanti in cemento alleggerito, poiché non trasmettono la pesantezza del cemento, ma sono riusciti a farlo sembrare leggero! Mi sono piaciuti molto gli angolari, ovvero le luci che vanno negli angoli o nelle colonne, e i profili che possono essere inseriti nei muri, senza che ci sia uno scalino tra il muro e la luce.”

Marta Zonarelli

“Una vera illuminazione! esperienza utile alla nostra crescita come Designer. Noi studenti di Polo Michelangelo, siamo rimasti abbagliati da questa loro disponibilità nel trasmetterci qualsiasi informazione utile al nostro lavoro. Ascoltare come si progetta la luce, conoscere le nuove tecnologie, acquisire nuove informazioni, scoprire come sviluppare un progetto. Una visita piena di emozioni e sensazioni legate ad un mondo che mi ha sempre affascinato: la LUCE.”

Gianluca Ghianda

“La luce ci dà la possibilità di cambiare totalmente un ambiente con un’infinità di soluzioni di materiali inusuali come ad esempio il cemento. Le sorgenti luminose a LED ci consentono di creare le più diverse installazioni”.

Sara Di Maro

“Sono rimasta affascinata dalla varietà di articoli e dalle innovative soluzioni a LED studiate nel dettaglio, che si traducono in soluzioni di grande impatto visivo negli ambienti”.

Valentina Ruffaldi

“Interessante fare lezione presso un’azienda.
E’ stata un’esperienza nuova e stimolante toccare con mano i prodotti e conoscere da vicino la ricerca e l’innovazione che sono alla base di ogni progetto.”

Sono state particolarmente intense le due ore trascorse presso la sede di un produttore bolognese, Lucifero’s. Due ore durante le quali titolare e responsabile dell’ufficio tecnico hanno assecondato le richieste degli studenti di Polo Michelangelo e narrato le tappe evolutive di un’azienda che ha saputo rinnovarsi negli anni seguendo le richieste del mercato, fra le quali anche quella di integrazione della luce nell’ architettura, possibilità offerta dalla tecnologia LED.

Il LED, le sue problematiche, i punti di forza e le criticità hanno fortemente suscitato la curiosità dei ragazzi ed è stata una grande soddisfazione vederli catturati da questi temi e dal fatto che oggigiorno si può illuminare tramite profili sottili, piccoli punti, tasche nel muro senza spesso percepire da dove proviene la luce, rendendo lo spazio unico protagonista.
Attualmente un apparecchio che nasce a LED è un tutt’uno tra corpo, ottica e sorgente luminosa, che diventano parti non scindibili perché progettati insieme; un sistema complesso e delicato costituito da tanti componenti, ognuno dei quali va accuratamente selezionato dal produttore, alimentatore compreso. L’elettronica che lo alimenta e il calore che emana il LED vanno accuratamente dissipati, viceversa può avvenire un guasto e tutto l’apparecchio va sostituito.

Una bella occasione per gli studenti, toccare nel vero senso delle parola gli apparecchi smontati, e vedere come si integrano i profili sugli spigoli delle pareti o a soffitto per poi procedere alla rasatura del cartongesso, e non vedere più le parti interne dell’apparecchio ma solo l’effetto luminoso.

Un’abitabilità maggiore data da una difficile ricerca di equilibrio dei volumi sempre più impegnativi, una maggiore trasparenza e quindi la possibilità di percepire l’ambiente esterno dagli spazi interni dovuto ad una attenta ricerca del rapporto fra le superfici opache e trasparenti, una funzionalità complessiva decisamente più sofisticata, sostenuta una ricerca tecnologica avanzata, la possibilità di personalizzazione degli arredi interni, indispensabile condizione per rispondere ad una necessità di contemporaneità e un linguaggio formale che rispetta ed evolve gli stilemi storici della gamma, sono insieme tutti elementi che contribuiscono a definire la Navetta 28 un esempio di vero design. 

Giordana Arcesilai