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La raccolta di opere d’arte di Augusto e Francesca Giovanardi ha preso forma nella Milano dell’immediato secondo dopoguerra, grazie alla passione verso la pittura del Novecento italiano e all’impegno sociale dell’illustre scienziato e docente di Igiene presso l’Università di Milano.
La collezione è una testimonianza eccellente di quello straordinario momento storico e culturale durante il quale imprenditori e importanti personalità della società italiana, in particolare milanesi e torinesi, dedicarono il loro impegno all’arte e alla cultura, non solo per passione personale, ma con fini sociali ed etici. Basti ricordare i nomi di Raffaele Mattioli, Riccardo Juker, Jesi, Boschi, Vitali, il cui sentimento di responsabilità nei confronti della comunità si è espresso attraverso importanti lasciti e comodati a musei pubblici della parte più rappresentativa delle loro raccolte. La mostra Costruire il Novecento. Capolavori della Collezione Giovanardi, si tiene a Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni dal 24 febbraio al 25 giugno 2017 ed espone la Collezione nella sua interezza, novanta dipinti realizzati dai migliori pittori italiani, attivi tra le due guerre mondiali. Promossa da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Genus Bononiae. Musei nella Città e curata da Silvia Evangelisti, la mostra è composta da tre sezioni principali: la prima dedicata ai dipinti di Morandi e Licini e al loro rapporto controverso, la seconda racchiude rilevanti gruppi di dipinti di Carlo Carrà, Filippo De Pisis, Massimo Campigli e Mario Sironi (una decina per ciascuno) che raccontano come il rapporto tra pittura ed architettura abbia  avuto nell’arte italiana tra le due guerre.

 

Infine la terza sezione presenta alcuni protagonisti del processo di dissoluzione della forma nella pittura degli anni trenta: Mario Mafai, Ottone Rosai, Arturo Tosi, Pio Semeghini, tra gli altri. L’intera raccolta di Augusto e Francesca Giovanardi è tra le collezioni più ricche e qualitativamente rilevanti nell’ambito dell’arte del Novecento italiano: frutto di trent’anni di ricerca e di un’attenta scelta e della raffinata sensibilità dei due collezionisti verso le opere degli artisti che tanto amavano.
“Ospitare nelle splendide sale del piano nobile di Palazzo Fava, affrescato dai Carracci i dipinti della Collezione Giovanardi – dichiara Fabio Roversi – Monaco – rappresenta un’importante occasione per Genus Bononiae perché le opere esposte ben si addicono al profilo del Palazzo, che ha già ospitato cap olavori indiscussi, a partire da La Ragazza con l’orecchino di perla”.

“Ci è particolarmente cara quest’occasione espositiva a Palazzo Fava – affermano Paola Giovanardi Rossi e Cristiana Curti Aspesi – con l’organizzazione di Genus Bononiae: la collezione è stata esposta integralmente solo altre due volte.
La prima nel 1998 a inizio collaborazione con il Mart a Palazzo delle Albere di Trento e la seconda nel 2005 a Rovereto nel bel Museo di Mario Botta. La mostra di Palazzo Fava e la ricompilazione del catalogo si dimostrano un’occasione importante per i cultori del Novecento italiano, probabilmente un’occasione per lungo tempo irripetibile.”
L’esposizione permette quindi di ricostruire i principali snodi della pittura italiana del Novecento in un percorso culturale che attraversa la prima metà del secolo scorso per lambire le vicende artistiche successive tanto care ad un altro grande concittadino, Francesco Arcangeli. La raccolta è vincolata dal Ministero dei beni e delle attività Culturali e del Turismo e ha rappresentato per almeno 20 anni il nucleo principale delle opere d’arte fondanti il Museo MART di Rovereto.