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In un cantiere di costruzione in balle di paglia non si producono immondizie o rifiuti speciali.

Ci sono alcune tecniche che prevedono anche l’abbinamento della paglia a materiali come il cemento e l’acciaio.

La qualità dell’abitare è un parametro difficilmente quantificabile e soprattutto impossibile da monetizzare.

Uno dei massimi esperti in Italia di un’affascinante tecnologia costruttiva, Stefano Soldati ha creduto all’utilizzo delle balle di paglia per la costruzione di edifici ad alta efficienza energetica. In cosa consiste questa tecnologia in termini costruttivi? Nell’utilizzare le balle di paglia come blocchi da costruzione giganti, un’idea nata dalla necessità dei primi pionieri giunti in Nebraska nella seconda metà dell’ottocento, racconta Soldati. In queste ampie pianure prive di pietre e libere dalle foreste i pionieri trovarono l’ambiente ideale per iniziare a coltivare cereali. La mancanza di boschi, quindi di legname e di pietrame nel terreno, li ha portati ad ingegnarsi nel costruire case con i materiali a loro disposizione.

“In Italia la normativa vigente ci spinge ad avere un telaio in legno a livello strutturale”spiega Soldati “in questo modo le balle di paglia vengono utilizzate come tamponamento. Le strutture possono essere di diverso tipo con pilastri portanti e travature oppure con una pilastratura più esile ma maggiormente distribuita (tipo baloon frame americano)”.
Questo metodo ormai consolidato piace ai progettisti, perché consente una progettazione più semplice, per la cui realizzazione si possono fare i calcoli su materiali più omogenei e conosciuti.
Ci sono alcune tecniche che prevedono anche l’abbinamento della paglia a materiali come il cemento e l’acciaio sottolinea Stefano Soldati. “Personalmente preferisco vedere la paglia affiancata da materiali più simili quali il legno, la terra cruda e la calce”.

Questo modo di costruire presenta un profondo ed inequivocabile senso etico, un rilevante rispetto dell’uomo. Da quando l’essere umano è uscito dalle caverne due milioni di anni fa si è sempre costruito i propri ricoveri con frasche, sassi, terra, sterco, legno. I corsi organizzati da Soldati, recuperano queste conoscenze e abilità per realizzare degli edifici salubri, duraturi ed economici.
La tecnologia costruttiva rientra nell’ambito della sostenibilità e del benessere abitativo.La qualità dell’abitare è un parametro difficilmente quantificabile e soprattutto impossibile da monetizzare prosegue Soldati “forse per questo motivo viene spesso trascurato”.
Avere un edificio con una bassissima “embodied energy”, ossia energia richiesta per la fabbricazione dei materiali che la compongono, con un’altissima efficienza energetica senza dipendere da ulteriori tecnologie, credo che sia il massimo della sostenibilità.

“In un cantiere di costruzione in balle di paglia non si producono immondizie o rifiuti speciali”. Come in natura, prosegue, ogni residuo che risulta da un ciclo diventa starter per un ciclo biologico successivo, così anche nella costruzione in balle di paglia tutti i ritagli di legno e la paglia sciolta o trinciata che cadono a terra durante il lavoro, sono ingredienti preziosi per i dettagli e gli intonaci. A fine ciclo dell’edificio (e stiamo parlando di qualche secolo!) può essere tutto riutilizzato o riciclato senza nessuna produzione di rifiuti “speciali”. In termini di costi di costruzione e costi gestione dell’edificio quale è la differenza  rispetto all’edilizia tradizionale?

Attenzione: non dobbiamo confondere il termine ‘tradizionale’ con ‘convenzionale’. La nostra tradizione millenaria prevede l’utilizzo di laterizio, pietra, sasso, legno, calce, terra cruda”afferma Stefano Soldati, “il cemento portland è una invenzione recente e il suo utilizzo prende piede soprattutto nel secondo dopoguerra; quindi non è ancora diventato ‘tradizione’. È diventato convenzionale per la facilità di utilizzo e il basso costo”.
I costi di un edificio dipendono da diversi fattori, di cui la costruzione è solo una piccola parte, prosegue Soldati, secondo il quale la progettazione dell’edificio è fondamentale soprattutto per quanto riguarda gli aspetti strutturali.
Un edificio in balle di paglia, come spiega chiaramente Soldati, ben progettato e ben realizzato può costare attorno ai900€/mq. Se si effettuano alcuni lavori in autocostruzione, questo costo si può ridurre di almeno 100€/mq. Se si esce dall’Italia, e quindi non si è vittime del nostro sistema burocratico, il costo di un edificio realizzato in autocostruzione può aggirarsi intorno ai 400-500 €/mq.

In questi ultimi anni si è assistito in Europa ad una discreta diffusione di costruzioni realizzate con la paglia ma nel nostro Paese questa tecnica stenta a decollare per motivi culturali.Dai primi edifici realizzati nel 2003 ad oggi ne sono stati costruiti  una quarantina. In Francia e Inghilterra  si parla di oltre mille edifici per ciascuna nazione.
Per diventare esperti tecnici di questa tecnologia costruttiva è importante seguire un percorso formativo“Noi organizziamo corsi per imparare a progettare, per imparare a costruire e per imparare ad insegnare. Io ritengo che la formazione sia fondamentale” spiega Stefano Soldati. “Tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno le possiamo trovare liberamente e gratuitamente sui libri e sul web, non è strettamente necessario frequentare un corso, basta rimboccarsi le maniche e mettersi a cercare, scegliere, riassumere, ‘tagliare e incollare’ i diversi dati organizzandoli con un senso logico. In un corso il docente ha già fatto questo percorso e lo condivide con i corsisti. Possiamo dire che il corso equivale ad una scorciatoia. Una volta ricevuta la formazione è importantissima l’esperienza. Lavorare su diversi edifici sapendo quello che si deve fare, seguiti da qualcuno che ha già le conoscenze acquisite e ci può far riconoscere eventuali errori, ci fa crescere. Dopo aver frequentato un percorso formativo intensivo durato più di due anni, lavorato su 41 edifici e tenuto parecchie decine di corsi in Italia e all’estero, mi basta qualche fotografia per capire se chi ha costruito aveva formazione oppure no. Questo è il rischio delle costruzioni in balle di paglia: un metodo facile, ma spesso considerato banale”.

Ma ecco la filosofia che permea il lavoro di Stefano Soldati, secondo il quale costruire con le balle di paglia, lavorare con la terra cruda e con la calce è come fare una meditazione profonda.
Sapere che questi materiali sono meravigliosi nelle loro prestazioni e nella loro applicazione rende tutto magico” dice“insegnare alle persone ad utilizzarli correttamente genera una energia incredibile sia in me stesso che nei corsisti e questa splendida energia viene trasferita alla casa che costruiamo e all’ambiente circostante”.