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OLED (Organic Light-Emitting Diode) è un particolare tipo di LED nel quale l’emissione di luce viene generata da un sottile film organico interno, un’innovazione nel campo tecnologico che si è affermata solo negli ultimi anni. Dietro ad ogni innovazione c’è una storia, più o meno lunga: quella degli OLED nasce nel 1963 con la scoperta del fenomeno dell’elettroluminescenza in semiconduttori organici, studio elaborato dal gruppo di lavoro M. Pope. Ora, sorge spontaneo chiedersi il motivo per cui questa scoperta sia rimasta chiusa nel cassetto tutti questi anni; alcune delle cause principali furono sicuramente i brevi tempi di vita dei primi prototipi e l’alto voltaggio di funzionamento che ne impediva la realizzazione. Nel 1987 due ricercatori americani della Kodak, C.V. Tang e S.A. VanSlyke, riuscirono a ottenere un’efficiente elettroluminescenza a basso voltaggio e, utilizzando tecniche più moderne, cambiarono le sorti della nuova tecnologia.

Non solo l’America, tuttavia, stava lavorando a questo innovativo progetto; nel Regno Unito, R. Friend e i suoi collaboratori dell’Università

di Cambridge, raggiunsero un importante traguardo, introducendo l’utilizzo di film polimerici come emettitori organici, i POLED. Uno dei più importanti vantaggi di questa nuova tecnologia, fu quella di consentire la realizzazione di superfici adattabili, consentendo la produzione di schermi curvi.

Dai primi prototipi di POLED, oggi, la tecnologia ha fatto enormi passi avanti sino a elaborare dispositivi innovativi, le nuove versioni OLED, che garantiscono un’efficienza energetica maggiore rispetto a quelle dei LED e degli LCD, assicurando in questo modo un notevole risparmio in termini economici. Strutturalmente, gli OLED sono composti da sottili strati di materiale organico inseriti tra due elettrodi che, hanno la funzione di portare la corrente necessaria al dispositivo. Essi riescono a coprire aree di grandi dimensioni emettendo luce diffusa; essendo sottili e leggeri, i dispositivi sono flessibili, realizzabili in vaste gamme di colori, e non contengono sostanze nocive. Grazie a queste caratteristiche, gli OLED lasciano spazio alla creatività permettendo di realizzare forme diverse, dalle più sinuose a quelle più squadrate; la luce si fa arredo e le linee pulite degli OLED illuminano gli ambienti, riproducendo nativamente immagini complesse.

Essi rappresentano quindi il vero futuro delle applicazioni multimediali: riproduzione di immagini dinamiche con elevati contrasti e brillanza, alta fedeltà dei colori, bassi assorbimenti ed elevati angoli di visione. Questa tecnologia, infatti, viene utilizzata per realizzare TV ultra sottili dai colori vividi o, in altri casi, per creare scenari tecnologici innovativi, mai visti prima. Le ultime crociere ne sono un esempio; alcune non ancora aperte al pubblico, prevedono nella navata centrale, al posto della classica cupola in vetro, una cupola-schermo OLED che trasmette meravigliose immagini come cieli stellati, scoppiettanti fuochi d’artificio o affreschi antichi, catapultando i passeggieri in un futuro digitale.

Team di Redazione