In mostra a Bologna, un’intera sala dedicata ai grandi nomi della moda espone i particolari capi d’abbigliamento che dagli anni Novanta ad oggi hanno omaggiato l’artista, da Gianfranco Ferrè, Jean Paul Gaultier, Raffaella Curiel ad Antonio Marras e Valentino.
19 Novembre 2016 – Apre a Bologna, nella splendida cornice barocca di Palazzo Albergati, la mostra dedicata all’arte messicana del XX secolo, appartenente alla collezione Gelman. L’esposizione propone un suggestivo percorso, articolato su due piani, attraverso dipinti, fotografie, filmati, collages, abiti e ricostruzioni degli ambienti in cui vissero due tra i più amati protagonisti di questo periodo: Frida Kahlo e Diego Rivera.
I coniugi Jacques Gelman e Natasha Zahalkaha, emigrati in Messico dall’Est Europa, danno vita nel 1941 alla loro collezione, che si arrichisce delle opere di alcuni noti artisti messicani: Rufino Tamayo, María Izquierdo, David Alfaro Siqueiros e Àngel Zárraga. Ma il cuore pulsante della mostra è il tragico e sfortunato vissuto dell’artista Frida Kahlo, raccontato con quadri, oggetti e riproduzioni.
Frida, figlia del fotografo Guillermo Kahlo, nasce nel Coyoacán in Messico il 7 Luglio del 1907. A soli sei anni contrae la polmonite, che sarà, oltre la prima di innumerevoli disgrazie, causa primaria della sua difficile deambulazione. Nel 1922, mentre frequenta la Escuela Nacional Preparatoria per diventare medico, incontra per la prima volta il muralista Diego Rivera, lì al lavoro per la realizzazione di un murales. Nel 1925, a diciotto anni, un tragico incidente in autobus le provoca gravi fratture alla colonna vertebrale ed una perforazione del bacino. Durante il lungo periodo di convalescenza, Frida si approccia alla pittura, mezzo di sfogo ed unico passatempo possibile. Scampata alla morte per miracolo, torna ben presto a camminare, portando tuttavia con sé grandi cicatrici fisiche ed interiori.
Qualche anno più tardi, dopo una serie di corteggiamenti reciproci, Frida e Diego si sposano, dando il via ad una storia d’amore invidiata, passionale ma allo stesso tempo tormentata; la stessa Frida dirà: “Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego”.
Ritroviamo nei suoi dipinti tutta la sofferenza dovuta alla malattia, alla perdita di un figlio e alle discussioni per i frequenti tradimenti da parte del marito; ma quello che vediamo è soprattutto l’immagine di una donna forte, dall’aspetto radioso e riconoscibile nel tempo.
Durante il primo periodo di frequentazione con Diego, Frida inizia a indossare i colorati costumi della tradizione messicana degli anni Trenta-Quaranta: la gonna piena e colorata per nascondere le gambe, lo scialle o le larghe camicie squadrate, i capelli intrecciati ornati di fiori freschi, e le voluminose collane, proprio come il marito amava vederla. In seguito ai viaggi in nord America e Parigi, questo stile e questo spirito vitale si diffondono ovunque nel mondo, portando così l’immagine di Frida a diventare un’icona, fonte di grande ispirazione non solo per gli stilisti ma anche per i produttori cinematografici.
In mostra a Bologna, un’intera sala dedicata ai grandi nomi della moda espone i particolari capi d’abbigliamento che dagli anni Novanta ad oggi hanno omaggiato l’artista, da Gianfranco Ferrè, Jean Paul Gaultier, Raffaella Curiel ad Antonio Marras e Valentino.
Suggestivi passaggi dell’esposizione sono anche la ricostruzione della camera da letto e la sala dedicata alle sue mascotte. Frida era affezionata ai suoi animali, un forte legame accresciuto particolarmente in seguito ai tre aborti della donna; la scimmietta, il cane, il pappagallo e tutti gli altri “amici” sono spesso ritratti nei suoi quadri con atteggiamenti consolatori. La camera da letto, circondata dagli oggetti personali, dai suoi abiti e da alcuni insoliti particolari non può passare inosservata: lo scheletro sul baldacchino e lo specchio ad esso fissato fanno pensare a Frida che, guardando immobile il suo volto, combatte ironicamente la morte, compagna indivisibile della sua vita.
Morta nel 1954, l’artista Frida Kahlo rimane ancor oggi simbolo di forza spirituale e icona fashion del nostro tempo.
Ilenia Fontana