Sono di nuovo con Voi, per raccontarvi le ultime novità del nostro <Abito di Cultura>.
Vi ho lasciati presentandovi il nuovo <Volto di PMagazine>, lo scrittore di fama internazionale “Sergio Bambarèn”, che accompagna PMagazine <La Trilogia del design> come Testimonial, attraverso una carrellata di novità e cultura.
Vi presento ora, un nuovo modo di fare “giornalismo”.
Sempre di più la nostra rivista, mantiene l’architettura e la struttura dei suoi articoli e redazionali, come se leggeste un cartaceo, comodamente seduti in poltrona. La scelta di mantenere una testata giornalistica di stile cartaceo, pur vivendo di vita propria attraverso i mezzi di comunicazione, ormai necessari, come la sua pubblicazione on-line, ha contribuito al successo sia nazionale che internazionale di PMagazine. Lo dobbiamo proprio a questa scelta, sicuramente fuori dai canoni, ma che, per la nostra redazione, sono divenute il cavallo di battaglia.
Ora, per continuare a stupirvi, il settimo numero vede il lancio di un giornalismo di nuova generazione, attraverso la Rubrìca <L’Occhio In…discreto>, un giornalismo di stile cinematografico dove le interviste, non sono più come un assolo tra inviato e intervistato, ma come un cortometraggio, dove la troupe di <L’Occhio In…discreto> attraverso le mie interviste correlate da un reportage fotografico di Gianluca Bollina e dal Regista Salvo Bruno, crea la costruzione di un set in diretta.
Il protagonista dell’intervista vive insieme alla troupe, un "giornalismo-cinematografico".
Il settimo numero lancia <L’Occhio In…discreto> con l’intervista a una grande artista di teatro, del cinema e dello spettacolo, ora anche artista famosa per le opere che crea: MARISA LAURITO.
Abbiamo vissuto con Marisa, una giornata a Venezia tra le bellezze delle sue opere "Corpi Estranei" e la realizzazione di uno dei suoi vasi, in diretta, all’interno della Fornace Berengo, per poi continuare il cortometraggio e l’intervista, alla Biennale di Venezia nel Padiglione "Guatemala". Tutto questo davanti alle telecamere, come fosse un film.
Con questo settimo numero, ho deciso di far entrare il cinema nel giornalismo, dove il cortometraggio girato, diventa parte della rivista che, attraverso la sua architettura, anche se solo on-line, ha dato una svolta alla comunicazione. Articoli, interviste, redazionali letti e vissuti in diretta attraverso l’occhio magico della telecamera che, all’interno di PMagazine, diventa un tutt’uno tra il giornalismo e il cortometraggio comunicativo-pubblicitario.
Consiglio una buona lettura e visione a tutti, facendo sì che il nostro "Abito di Cultura" appaia sempre più Glamour.
Maria Alessandra Faccenda