“Havsteen-Mikkelsen guarda a Villa Savoye come al manifesto più significativo del modernismo architettonico.”
Affascinato dal lavoro dell’architetto svizzero, Havsteen-Mikkelsen guarda a Villa Savoye come al manifesto più significativo del modernismo architettonico e realizza più di 25 disegni della casa, studiandola e celebrandola in ogni suo dettaglio. Credendo nel progresso e nei poteri critici della ragione, l’artista esprime con la sua opera la fine di un’epoca illuminata che aspirava ad un mondo migliore guidato dal pensiero analitico:
La replica in scala 1:1 della Villa è una struttura in legno e compensato di cinque tonnellate, verniciata di bianco, con finestre in plexiglass e blocchi di polistirolo che ne consentono il galleggiamento. Sono stati impiegati otto giorni di lavoro per il suo assemblaggio e fino al 2 settembre 2018 l’istallazione si è spostata lungo la costa danese destando grande interesse tra i passanti.
Una curiosità: lo stesso Le Corbusier morì annegato nel lontano 1965 al largo della costa meridionale della Francia. É forse possibile che l’artista abbia voluto creare un riferimento tra la vita del grande maestro e la sua architettura?
Maria Chiara Conti



