Come catapultati in un mondo lillipuziano, ci troviamo all’interno della mostra delle 100 sedute più famose al mondo.
Vitra, rinomata azienda svizzera, ha messo in mostra dal 26 settembre al 2 ottobre del 2016, nell’antica cornice di Palazzo Pepoli, nel cuore della città di Bologna, le 100 sedute che hanno segnato la storia del design internazionale.
“Nessun altro mobile sta tanto a cuore a designer, architetti e artisti quanto la sedia. Essa è infatti strettamente legata alla persona; con i suoi braccioli, gambe, piedi e schienali rappresenta infatti un’istantanea del nostro corpo. La sedia si è evoluta nel tempo, trasformandosi da mero oggetto d’uso comune in un’opera di rilievo artistico – la chaise longue di Le Corbusier e la sedia rosso-blu di Gerrit Rietveld sono oggi oggetti ben noti e apprezzati al pari delle più famose opere d’arte. Anche nella storia del design la sedia ha sempre rivestito un ruolo essenziale come oggetto di sperimentazione, come motore di nuovi sviluppi e come icona” – Vitra.
Come catapultati in un mondo lillipuziano, ci troviamo all’interno della mostra delle 100 sedute più famose al mondo, miniaturizzate in scala 1:6. In contrapposizione con la grande altezza del soffitto di Palazzo Pepoli, queste piccole e splendide opere d’arte creano un enorme contrasto tra l’ambiente dalle grandi dimensioni e loro stesse, talmente perfette e precise per dimensioni, proporzioni e peso specifico, da sembrare rimpicciolite per magia.
Prodotte in serie limitata, seguono in maniera impeccabile i disegni tecnici dei designer, mantenendo ogni dettaglio e caratteristica voluta dai progettisti. Questa produzione viene eseguita da “artigiani specializzati” e “ciascuna delle delicate miniature viene assemblata, incollata e avvitata a mano con assoluta precisione. Costanti controlli della qualità garantiscono che ogni miniatura corrisponda al suo modello originale per quanto riguarda lavorazione, dettagli e materiali” – Vitra.
La Miniatures Collection di vitra, iniziata nel 1992, è unica al mondo, rispetta infatti la proprietà intellettuale mediante un contratto di licenza col designer, con i suoi eredi o con la fondazione che ne tutela i diritti di proprietà artistica.
La Miniatures Exhibition ha esposto a Palazzo Pepoli un excursus di progetti di sedie a partire dal XX secolo fino ad arrivare alle sedute del post – modernismo, mettendo così in rilievo i periodi storici e stilistici che hanno segnato le mode dell’architettura, dell’interior design, del product design e della grafica fino ai giorni nostri.
Nicolò Andrioli