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Questa è una domanda che si deve porre colui che decide di intraprendere questo studio. La figura del designer, sicuramente rappresenta un profilo molto poliedrico e pertanto in grado di spaziare nei propri settori di competenza che vanno dall’architettura d’interni, allo studio del decòr, alla progettazione del design industriale e al design editoriale. Nell’ambito del design di interni, una delle branche fondamentali risulta essere lo studio del colore, partendo da un’approfondita analisi del colore, fino all’applicazione del contrasto materico all’interno degli ambienti, arrivando alla rappresentazione stilistica che poi ne consegue. Il design è un processo di apprendimento continuo: l’occhio deve essere costantemente educato con arte, viaggi, libri, cinema e teatro.

Questo ci deve far riflettere proprio sulla metodologia formativa da intraprendere per poter acquisire, al meglio, tutte quelle nozioni necessarie ad implementare il nostro bagaglio culturale. Non basterà possedere solo il dono del “saper disegnare”, ma sarà di fondamentale importanza recepire quelle conoscenze culturali, che ci condurranno a sviluppare una duttilità mentale al fine di migliorare il nostro sapere. Il settore dedicato al design, negli ultimi anni, ha subito trasformazioni e ha visto una crescita sostanziale. Lo sbocco naturale nel settore edilizio ha avuto varie derivazioni, portando l’interior designer a entrare e svilupparsi anche nei più svariati campi industriali. Questo ha, di fatto, modificato notevolmente la figura di interior designer, rivalutando la sua posizione professionale in varie branche come i centri commerciali, gli show- room, i ristoranti, i locali pubblici fino alla progettazione interna dei musei e dei teatri, sale concerto, la rivalutazione progettuale dei giardini e parchi, sia privati che pubblici. Il progettista di interni negli ultimi anni, ha assistito allo sviluppo progressivo del settore nautico oltre che quello dedicato al tempo libero, come lo studio degli interni dei camper e delle automobili.

La capacità di un interior designer durante la riprogettazione di un ambiente, è quella relativa al recupero del passato, il recupero di oggetti ai quali le persone attribuiscono un valore affettivo, trovando una propria funzionale collocazione in un contesto attuale, in virtù di un equilibrio che si viene a creare tra forme e colori, vivibilità e funzionalità degli spazi. Inoltre, la ricerca continua di una tecnica innovativa nell’ambito della progettazione di un ambiente, l’utilizzo di materiali inusuali, lo studio accurato del particolare, fanno sì, che gli arredamenti creati, acquisiscano uno stile duraturo nel tempo. Questi sono i principi ai quali si devono ispirare gli studenti che intraprendono il percorso che li condurrà alla professione di designer, un lavoro che è fatto di creatività e progettualità, per poter al meglio esprimere emozioni e coerenza estetica, senza mai dimenticare che l’approfondimento dello studio dell’arte e del decòr deve dare la possibilità di adottare modelli inediti da trasferire in un habitat personalizzato, attraverso l’osservazione di forme e materiali legati all’ambientazione, lo studio delle diverse etnie e la continua ricerca formale dei luoghi, anche legati a viaggi intrapresi, curandone così i dettagli, al fine di dare incisività ai propri lavori, dove, a volte, è necessario osare con una forma di rottura per potersi affermare positivamente.