
Gianluca Minchillo, passione, lavoro e attenzione di un giovane designer.
Nei suoi lavori tradizione e innovazione si sposano: in un costante equilibrio fra quello che è stato e la visione di quello che sarà, come si può ben osservare nei progetti che sta portando avanti nella sua collaborazione con il famoso Caffè Florian, un’istituzione per Venezia e per i veneziani. “Ho rivisitato il classico in maniera moderna, senza tradire la tradizione. In questo caso sarebbe stato impossibile prescindere da quell’aurea che caratterizza lo stile e la storia del Florian, ma ho cercato di giocare con i contrasti. D’altronde quando un elemento è di design si può inserire sia in un ambiente moderno sia in ambiente più tradizionalmente inteso”. “Nella mia visione ideale” continua “il contemporaneo si sposa con la tradizione, senza mai scivolare nell’iper moderno”. All’ultima edizione del Salone del Mobile ha presentato Hydria per la ditta “Progetti”: un portaombrelli, dalla forma affusolata, che richiama il profilo di un vaso classico. La sua struttura si caratterizza per una forte linearità, equilibrando la leggerezza con la stabilità “Hydria” racconta, “è un vaso immaginario, creato dal gioco dei vuoti e dei pieni. Mi piace puntare sui contrasti, perché attraverso i contrasti si ha la possibilità di vedere le singole parti. Sono sempre stato affascinato dalla psicologia della gestalt, di come il mondo, le cose possano essere visti a seconda della prospettiva”. Con ancora il sinuoso susseguirsi delle linee davanti agli occhi, chiude l’intervista parlandomi ancora del suo iter creativo: “Vado a emotività, quello che faccio mi deve dare un impulso di felicità, che è l’indice per capire cosa va e cosa no… quando non raggiunge questo tipo di sensazione so che devo lavorarci ancora”. E con l’immagine di questo designer nel cui lavoro l’impulso della felicità e la costanza si combinano, ci salutiamo in attesa di nuovi progetti.
Nei suoi lavori tradizione e innovazione si sposano: in un costante equilibrio fra quello che è stato e la visione di quello che sarà, come si può ben osservare nei progetti che sta portando avanti nella sua collaborazione con il famoso Caffè Florian, un’istituzione per Venezia e per i veneziani. “Ho rivisitato il classico in maniera moderna, senza tradire la tradizione. In questo caso sarebbe stato impossibile prescindere da quell’aurea che caratterizza lo stile e la storia del Florian, ma ho cercato di giocare con i contrasti. D’altronde quando un elemento è di design si può inserire sia in un ambiente moderno sia in ambiente più tradizionalmente inteso”. “Nella mia visione ideale” continua “il contemporaneo si sposa con la tradizione, senza mai scivolare nell’iper moderno”. All’ultima edizione del Salone del Mobile ha presentato Hydria per la ditta “Progetti”: un portaombrelli, dalla forma affusolata, che richiama il profilo di un vaso classico. La sua struttura si caratterizza per una forte linearità, equilibrando la leggerezza con la stabilità “Hydria” racconta, “è un vaso immaginario, creato dal gioco dei vuoti e dei pieni. Mi piace puntare sui contrasti, perché attraverso i contrasti si ha la possibilità di vedere le singole parti. Sono sempre stato affascinato dalla psicologia della gestalt, di come il mondo, le cose possano essere visti a seconda della prospettiva”. Con ancora il sinuoso susseguirsi delle linee davanti agli occhi, chiude l’intervista parlandomi ancora del suo iter creativo: “Vado a emotività, quello che faccio mi deve dare un impulso di felicità, che è l’indice per capire cosa va e cosa no… quando non raggiunge questo tipo di sensazione so che devo lavorarci ancora”. E con l’immagine di questo designer nel cui lavoro l’impulso della felicità e la costanza si combinano, ci salutiamo in attesa di nuovi progetti.