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L’uomo da sempre ha espresso attraverso il linguaggio architettonico (forme, materiali, tecnologia, colori e decorazioni) l’identità della sua cultura in un determinato momento e in un preciso luogo.

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L’uomo da sempre ha espresso attraverso il linguaggio architettonico (forme, materiali, tecnologia, colori e decorazioni) l’identità della sua cultura in un determinato momento e in un preciso luogo. L’invenzione della ceramica si perde nei meandri della storia accompagnando da millenni la quotidianità dell’uomo. In architettura la piastrella ceramica è andata acquisendo sempre maggiore importanza ed i continui sviluppi tecnologici hanno comportato una grande specializzazione nei prodotti; così il progettista può concretizzare la propria creatività grazie ad una offerta estremamente diversificata per tipologie, caratteristiche tecniche, formati e finiture delle superfici. L’architettura del XXI secolo accoglie la sfida di elevare la piastrella ceramica da semplice, convenzionale elemento di rivestimento a elemento compositivo dell’architettura, adottandola quale strumento per creare forme contemporanee. La ceramica, quindi, perde il connotato di rivestimento decorativo per assumere la valenza di parte integrante dell’architettura. Le facciate degli edifici rappresentano gran parte dell’interfaccia fra le strutture edilizie e lo spazio esterno così come lo è un vestito tra il corpo e l’ambiente.

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Il comparto della moda è ricerca, tecnologia, innovazione, ha lo scopo di migliorare gli standard qualitativi, il comfort, l’aspetto estetico di ciascun capo permettendo così di riprodurre effetti estetici sempre nuovi, e l’abito è l’espressione di un’evoluzione culturale nei costumi, nel contesto sociale e negli stili di vita nonché veicolo di informazioni sull’ identità individuale. Gli elementi che contraddistinguono la metafora appaiono così sempre più evidenti. Come l’abito creato dallo stilista di alta moda veste la persona, la superficie ceramica riveste e plasma i volumi delle architetture. Come l’abito rappresenta l’immagine che di noi vogliano trasmettere, il rivestimento ceramico degli edifici diventa un elemento connotante il messaggio architettonico che l’edificio vuole comunicare, come. La ceramica è usata per caratterizzare i volumi, superfici di cui l’edificio si compone.
Le facciate cangianti, diverse per dimensioni, orientamento, colori e sfumature, si combinano ed entrano in rapporto con l’ambiente e con la luce naturale in diversi effetti mutevoli. La superficie crea un diaframma tra edificio e ambiente, che si sostanzia in un abito inteso come interfaccia tra l’esterno e il corpo interno.
DSC_0046 (Medium)Questo materiale, oggi, viene sperimentato come altamente tecnologico con valenza strutturale, affrancandolo dal compito di mero rivestimento e trasformandolo in un elemento che diventa esso stesso componente architettonico. L’evoluzione tecnologica del prodotto ceramico è giunta a considerare il materiale non più alla stregua di semplice elemento tampone ma di un sistema costruttivo complesso che coniuga la valenza funzionale con quella estetica, all’interno di un continuo processo di ricerca di nuove frontiere tecnologiche.
Un abito ottenuto dalla composizione di più elementi modulari, che diventa elemento di “chiusura” e punto focale di una composizione. L’oggetto architettonico oggi è sempre più interessato dall’aspetto inteso come forma iconica ed espressività dell’involucro edilizio. L’utilizzo di textures o di decori estesi sull’intera superficie della piastrella ha consentito di caratterizzare esteticamente le facciate e conseguentemente gli spazi da
queste creati. Un abito ci veste così come una facciata in ceramica veste un edifico. Come un vestito, oltre ad avere una funzione pratica, serve ad affermare la propria identità, lanciando messaggi, parlando di noi, di ciò che siamo e di ciò che abbiamo, la superficie ceramica di un involucro edilizio trasmette, attraverso un codice comunicativo, la propria identità architettonica. La metafora è ancor più avvalorata se si considera che la moltitudine di tessuti in mano ad uno stilista trova un riscontro nell’estrema varietà delle piastrelle ceramiche caratterizzate da gamme di colori, decorazioni, textures, sempre differenti, che ridefiniscono l’espressione progettuale. Il ricercato equilibrio tra design e tecnologia del componente edilizio ceramico dà vita, quindi, a uno strumento in mano al progettista ed è nella loro sintesi che si esprime la potenzialità della creatività. Le superfici rappresentano l’interfaccia fra l’elemento considerato e l’ambiente, e come la stoffa di un abito, devono rispondere ad una serie di sollecitazioni dell’ambiente, condizionandone l’impatto estetico.
L’involucro/vestito si può, quindi, assimilare a un tessuto cucito addosso ad un edificio e l’uso della ceramica ha lo scopo di elevare la superficie dove la versatilità dei colori, le sagome, le tessiture superficiali, le trame, gli schemi di posa, rimandano inequivocabilmente al mondo dei tessuti. Il vestito in ceramica che riveste le facciata diventa un vero sistema progettuale che caratterizza i volumi architettonici. Questo permette di ampliare gli orizzonti applicativi del design contemporaneo e mettersi al servizio dell’architettura per diventare strumento dei più audaci linguaggi progettuali, e pertanto la ceramica viene a rappresentare un equilibrato “connubio” tra prestigio estetico e prestazione tecnica.
Di Maria Alessandra Faccenda