” Prada Marfa. „
L’impenetrabilità del sito, negando l’identità di luogo commerciale, gli conferisce lo statuto di opera d’arte, di scultura.
Prada Marfa è un progetto permanente, un land art site-specific degli artisti Elmgreen & Dragset, costruito nel 2005 e coprodotto dall’Art Production Fund e Ballroom Marfa. Si trova a 37 miglia nord-ovest sulla strada statale 90 nella Jeff Davis County, appena fuori dalla città di Valentine in Texas. Esso è stato creato sulla base di una boutique Prada al cui interno, reso inaccessibile, sono esposti beni di lusso dalla collezione autunno della maison dell’anno di costruzione.
L’impenetrabilità del sito, negando l’identità di luogo commerciale, gli conferisce lo statuto di opera d’arte, di scultura. Come spiegano i due artisti “Prada Marfa è un’opera scaturita da una nostra idea e realizzata in collaborazione con le organizzazioni non-profit culturali Art Production Fund e Ballroom Marfa nel 2005. Non si trattava di un lavoro commissionato da Prada che ha però gentilmente dato il permesso di usare il logo e ha donato scarpe e borse da esporre all’interno della boutique. Oggetti che non sono mai stati rinnovati, ma che sono rimasti e rimarranno per sempre – come un display storico – all’interno della scultura. Fra il nostro lavoro e un’operazione di pubblicità c’è dunque molta differenza. È pubblicità solo quando una società commissiona la creazione di immagini, oggetti, filmati, che contengano il marchio e paga per la sua realizzazione, al fine di promuovere i prodotti dell’azienda.
E questo non è il caso di Prada Marfa, che, ci teniamo a sottolineare, non ha mai avuto alcun legame commerciale con il marchio di moda Prada, a differenza per esempio del coniglio di Playboy che è stato commercializzato proprio con fini pubblicitari.
La site specific art è il punto di partenza dell’ispirazione di Prada Marfa, che però attinge anche fortemente dalla pop art e dalla land art – due forme d’arte che sono state concepite e hanno prosperato soprattutto negli Stati Uniti dal 1960 e in poi. Molti artisti, da Andy Warhol con le sue famose lattine di zuppa Campbell a Andreas Gursky con la sua grande documentazione fotografica di spazi commerciali, si sono appropriati dei marchi commerciali rendendoli delle vere icone dell’arte del nostro tempo.
Il nostro è un mondo sempre più commercializzato e la trasposizione nel territorio dell’arte di segni visivi, come i marchi di moda, non può fare altro che fornire una migliore e più ampia comprensione della nostra realtà attuale e delle influenze che determinano la società, tra cui non possiamo non annoverare quella delle multinazionali” (Elmgreen & Dragset). Nel 2012, fra la sorpresa generale, il Texas Department of Transportation ha dichiarato Prada Marfa illegale minacciando di distruggerla. L’episodio ha suscitato molto clamore e ha dato il via a numerose campagne per la salvaguardia del sito abbracciate da numerosi professionisti che hanno, fra l’altro, creato una pagina Facebook chiamata “Save Prada Marfa” che dopo solo un breve periodo ha ottenuto quasi 4000 “mi piace” e ha ricevuto e riceve tutt’ora numerosi nuovi post, con storie e immagini di persone che hanno già visitato il luogo, a testimonianza che Prada Marfa è diventata parte del paesaggio culturale e fisico del Texas. Molte anche le pop star che si sono fatte immortalare davanti all’opera fra cui Beyoncé. Prada Marfa è stato inoltre il precursore di altri progetti di arte pubblica creati e voluti da Ballroom Marfa di cui Fairfax Dorn è co-fondatore e direttore esecutivo.
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