Il paesaggio è l’insieme eterogeneo di tutti gli elementi, i processi e le interrelazioni che costituiscono l’ecosfera
Negli ultimissimi anni stiamo assistendo a un sempre maggior interesse al mondo dei giardini e in generale all’ambiente e alle sue problematiche. Finalmente, e giustamente, è cresciuta l’attenzione verso la natura, da troppo tempo dimenticata e troppo sfruttata in nome di un progresso che ha perseguito e persegue ancora principalmente la logica del profitto. Da lungo tempo è avvenuto uno scollamento tra l’uomo e la natura, un dialogo interrotto che ha reso l’uomo sordo all’ascolto e cieco alla contemplazione del paesaggio, il paesaggio inteso come il luogo identitario di una comunità in relazione al proprio vissuto.
Tra le tante definizioni del paesaggio quella di Romani (1994) sembra esplicitare al meglio tale concetto: “Il paesaggio è l’insieme eterogeneo di tutti gli elementi, i processi e le interrelazioni che costituiscono l’ecosfera, considerato nella sua struttura unitaria e differenziata, ecologico-sistemica e dinamica, che lo identifica con un processo evolutivo nel quale si integrano le attività della natura e quelle dell’uomo, nella loro dimensione storica, materiale, culturale e spirituale, nonché la visione e la percezione che hanno del Paesaggio sia il singolo che le collettività”.
Un nuovo dialogo uomo-natura è quindi un passo fondamentale per lo sviluppo coerente dei paesaggi che dovranno caratterizzare le prossime generazioni. Tale premessa introduce il ruolo del Paesaggista come figura professionale indispensabile per gli anni a venire come mediatore per il ricongiungimento uomo-natura. Una professionalità assai recente in Italia, da poco riconosciuta come percorso di formazione universitaria. Il piccolo giardino privato, il parco pubblico, gli spazi aperti condivisi della città così come i paesaggi rurali, sono gli ambienti dove gli elementi naturali e lo spazio sono modellati dalle nostre azioni, e queste azioni devono essere coscienti degli obiettivi e dei risultati. Sono i luoghi che rappresentano le nostre emozioni, e la qualità delle emozioni determina il nostro sentire la vita.
Nel prossimo futuro partirà, presso l’Istituto Polo Michelangelo di Bologna, il nuovo master GreenArtDesign “Il giardino come spazio creativo” nato grazie alla ricerca della sua fondatrice designer Dott.ssa Maria Alessandra Faccenda. Un percorso formativo nel campo dell’architettura dei giardini che pone, nel suo programma, molta attenzione alla coniugazione di discipline scientifico-artistiche anche grazie all’introduzione di tecniche emergenti di rappresentazione come la video-creazione.
Scritto da Simona Ventura