Da qualche tempo in tv vengono trasmessi programmi americani su una particolare tipologia di abitazione dalle dimensioni estremamente ridotte, chiamata tiny house. Queste case, nonostante siano minuscole, non rinunciano però ad ogni tipo di comfort; sono infatti dotate di soggiorni con zone pranzo che mutano in aree relax o in studio. Le camere da letto possono essere soppalcate oppure ricavate mediante la trasformazione dell’area giorno, e i servizi, nascosti al di sotto delle camere da letto soppalcate, sono come piccole spa.
Le tiny house hanno suscitato un vero interesse da parte dei designer che, grazie alla loro formazione, riescono a creare dei veri e propri rifugi mobili dal design essenziale o esclusivo.
Indubbiamente sono l’ideale per una società culturalmente mobile, abituata a spostarsi spesso per lavoro.
Delle studentesse dell’Università di design Polo Michelangelo, hanno proposto alla nostra redazione la pubblicazione di tre progetti differenti di tiny house, una per la montagna, una per il mare e una galleggiante, adatta ad essere attraccata nei porti o suoi canali.

Il primo progetto di abitazione che presentiamo si chiama Loop House, una tiny di 26 mq dallo stile estremamente minimal. “Il progetto di Loop house nasce dalla volontà di soddisfare le esigenze della committenza, una giovane coppia che immagina una piccola casa vacanze affacciata potenzialmente ogni giorno su panorami diversi. Dal mare alla montagna, dal caldo al freddo; essi però non vogliono rinunciare ai comfort di una casa tradizionale ed ecco che loop house combina comodità, funzionalità ed eleganza. Una tiny house prefabbricata, moderna ed ecosostenibile che può essere spostata agevolmente in base alle esigenze e alla volontà dei proprietari. La filosofia delle tiny house si basa sulla rinuncia di qualche metro quadrato per guadagnare l’esperienza del viaggio.
La localizzazione provvisoria scelta per Loop house è Maui, la più grande isola delle Hawaii. Con le sue altissime scogliere e il mare blu cobalto le spiagge di Maui sono considerate le più belle al mondo, proprio perché offrono panorami sempre differenti. La vegetazione è incontaminata, la temperatura è mite sia in estate che in inverno e non si presentano escursioni termiche rilevanti – Maria Chiara.”

Il secondo progetto, chiamato Caeli, è invece improntato sul colore, moderno sì ma con un tocco sgargiante per dare vita ad ambienti allegri e accoglienti. “La struttura interna vede come protagonista il mobilio dalle infinite possibilità di personalizzazione, mantenendo sempre una perfetta divisione degli spazi. Le ante e i ripiani, realizzati in legno laccato bianco opaco, danno risalto alla finezza della cornice esterna in essenza di betulla dell’Alaska.
L’illuminazione, costituita da luci spot down-light a tecnologia Led, viene integrata nelle parti pensili. La tiny house Cæli prende il nome dall’elemento Aria, tradotto in latino, elemento che rappresenta il triangolo scaleno, geometria dal colore arancio intenso e in vetro che ritroviamo all’esterno e all’interno della tiny house. Cæli è trasportabile, dotata di sei ruote situate nel basamento – Giorgia.”

La terza ed ultima idea di progetto per una tiny house fuori dagli schemi è G.e.o, una mini casa galleggiante dal design quasi organico. “La G.e.o, è una piccola costruzione mobile, installata su un galleggiante studiato per il trasporto e comprenderà al suo interno tutte le funzioni utili agli abitanti: cucina, sala, bagno, camera da letto etc. La sua facile trasportabilità rende questa Tiny house completamente versatile e adattabile ad ogni luogo in cui si voglia andare. – Elena Sofia.”
Qual’è, invece, la vostra tipologia di Tiny House?
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Nicolò Andrioli