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Saverio Vinciguerra,
un’artista a tutto tondo.

Artista poliedrico – perennemente attivo su numerosi fronti – pittore, fotografo, magistrale conoscitore e “filologo” delle tecniche artistiche, docente e animatore culturale.

L’ Artista: Saverio Vinciguerra

Nato in Sicilia nel 1959, compie la sua formazione nell’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove nel 1982 si diploma in pittura, disciplina che insegna nella stessa istituzione dal 1993. Terminati gli studi, sulla scia delle avanguardie artistiche del Novecento inizia un rigoroso percorso di ricerca pittorica di matrice non figurativa, connotato da un approccio fortemente sperimentale. Nella poetica di Vinciguerra, la tecnica riveste un ruolo di primaria importanza: a essa infatti viene assegnato – trascendendo il suo puro valore strumentale – un compito maieutico decisivo nella genesi dell’opera d’arte stessa. Fondata su una profonda sapienza delle pratiche artistiche tradizionali e della modernità, la sua cifra si manifesta attraverso complesse manipolazioni della materia pittorica – legate da sotterranee analogie ai processi alchemici -, che egli trasmuta, fissandola in dipinti di singolare bellezza. Su di essi, evocate da un’innata facoltà visionaria, affiorano conturbanti immagini interiori provenienti dai domini dell’inconscio, sempre però assoggettate alla lucida volontà di controllo formale dell’artista, che ordina questa sostanza magmatica in composizioni le cui esatte trame spaziali, i solidi impianti visivi e le equilibrate stesure cromatiche rispecchiano una marcata concezione “costruttiva” dell’opera d’arte.
Nel corso del tempo ha presentato gli esiti del proprio paziente e tenace lavoro in varie mostre personali, tra le quali si ricordano quelle di Perugia, Palazzo Della Penna (1994); Firenze, Galleria Stefanini (1997); Atene, Galleria Artower Agorà (2002); e l’antologica Tradition and Innovation di Chester, Inghilterra, tenutasi nel 2008 al Grosvenor Museum. Figurano invece tra le principali collettive: Dalla matita al laser, Los Angeles – New York, D’Ars International (2000); Museum in Motion, Collezione del Castello di San Pietro in Cerro, Piacenza (2001); Il mestiere dell’artista, Roma, Complesso Monumentale di Santa Maria in Cosmedin (2008); I Biennale Internazionale di scultura, pittura, fotografia, Montone (PG), Complesso Museale di San Francesco (2011).In parallelo alla produzione pittorica, da molti anni Vinciguerra sta conducendo – con criteri scientifici e prove di laboratorio – indagini accurate sulle antiche tecniche e sui nuovi materiali dell’arte contemporanea, che hanno portato, nel settore, all’invenzione di formule originali e di procedimenti innovativi. Nel 2003, dopo lunghi saggi, ha ideato il “Pictofresk”, un rivoluzionario supporto mobile di estrema

leggerezza che ha svincolato l’affresco dal muro – al quale era legato dalla sua stessa intima costituzione -, consentendo un suo uso più libero e aperto a inediti sviluppi linguistici. In virtù del notevole patrimonio di conoscenze acquisito, l’artista in diverse occasioni è stato nominato consulente tecnico-scientifico per il restauro di pitture murali in edifici storici, quali il Palazzo Baronale Mendola a Favara (AG) nel 2007 e il Casino delle Delizie di Palazzo Branconio all’Aquila nel 2009. Nel 2004 ha fondato e diretto a Fiesole (FI) la “FiesoleArte”, una scuola internazionale incentrata sulla diffusione delle tecniche artistiche della tradizione italiana, che ha promosso corsi e workshop con allievi provenienti da scuole d’arte di tutto il mondo. Come centro culturale, la struttura ha curato mostre nazionali di pittura, incisione e fotografia e ha organizzato rassegne cinematografiche e convegni dedicati a temi artistici e letterari.
Dal 2006, in qualità di docente di Tecniche e Metodologie dell’Affresco nell’Accademia di Belle Arti di Firenze, è impegnato nella trasmissione del «lavorare in fresco» secondo i canoni della tradizione fiorentina dal Cennini al Vasari, con l’intento di infondere una nuova linfa vitale a una tecnica erroneamente ritenuta cristallizzata e non suscettibile di evoluzione, liberandone tutte quelle potenziali risorse espressive capaci di attirarla nell’orbita dei linguaggi artistici contemporanei.Negli ultimi anni, allo scopo di colmare il divario tra teoria e prassi esistente nell’insegnamento artistico, attuando un’autentica strategia di alta formazione, Vinciguerra ha preparato, insieme ai suoi allievi, un ambizioso e articolato programma di arte pubblica. Sulla base di speciali convenzioni stipulate tra l’Accademia fiorentina e alcuni enti e amministrazioni locali di città toscane, ha elaborato dettagliati progetti di pitture murali tendenti alla riqualificazione di edifici pubblici. Nella fase esecutiva vera e propria, l’artista ha allestito e coordinato efficienti cantieri che hanno garantito il corretto svolgimento di tutte le operazioni previste nel piano. Sono state così realizzate pregevoli opere pittoriche di ampia estensione per l’Istituto Ortopedico Toscano “Piero Palagi” di Firenze (2010) e per Campiglia Marittima (LI); queste ultime, effettuate in lotti successivi nel biennio 2011-2012, appartengono al progetto “Giovani artisti e committenza pubblica” che ha interessato il Palazzo Comunale, la “Scuola Materna Arcobaleno” di Venturina e alcune strade del borgo medievale.
Vinciguerra vive e lavora a Firenze, dove ha lo studio nel prestigioso Palazzo Carnielo, in piazza Savonarola, una delle più antiche istituzioni pubbliche italiane destinate ad atelier per artisti.