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“Il Salone del Mobile diventa un’esperienza globale che trasmette dinamismo, entusiasmo e intraprendenza.”

17 aprile 2018 – si apre a Milano la cinquantasettesima edizione del Salone del Mobile, vetrina internazionale del design. Non esiste Milano senza Salone e non esiste Salone senza Milano, un’esperienza di condivisone che si espande a tutta la città; per una settimana la rete urbana della metropoli viene ridisegnata consentendo ad aree dismesse e periferiche di diventare laboratori di creatività e luoghi di incontro.

Il Salone ha lo scopo di conservare la leadership e la centralità della manifestazione rispetto allo scenario internazionale degli eventi dedicati all’arredo e al design, sempre più frequenti. Il rinnovato ottimismo di questa edizione, la forza attrattiva e la capacità di coinvolgimento nei padiglioni della fiera hanno portato 434.509 presenze in sei giorni aumentando del 26% l’affluenza rispetto a quella del 2017. Il Salone del Mobile, infatti, si conferma anche quest’anno non solo come semplice fiera; “esso diventa un’esperienza globale che trasmette dinamismo, entusiasmo e intraprendenza, e propone un nuovo modello di pensiero – Salone di Milano 2018”.

Cinque sono state le manifestazioni che si sono svolte in fiera fino a domenica 22 aprile e che hanno offerto ai visitatori percorsi estetici diversi: Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, EuroCucina con l’evento FTK (Technology For the Kitchen), Salone Internazionale del Bagno e 650 designer al SaloneSatellite. Il protagonista di questi eventi è un prodotto ricercato, fluido, studiato nei minimi dettagli, che lavora sul tema della qualità sostenibile: un design che incorpora i principi di “economia circolare e che si traduce in prodotti green oriented, eticamente responsabili e sempre più incentrati sulla ricerca – Salone di Milano 2018”. In questa edizione, infatti, Milano affronta uno dei temi di attualità più trattati e discussi: conciliare creatività e innovazione con il rispetto della natura e il controllo dei consumi, impiegando materiali e tecniche sostenibili, rinnovabili e non inquinanti. Tuttavia chi attendeva una risposta chiara dalla design week in merito alle nuove tendenze del 2018 è rimasto senza dubbio sorpreso. “La completa assenza di una linea progettuale definita va considerata come la tendenza principale – Salone del Mobile 2018”.


I percorsi estetici proposti al Salone sono quindi variegati; dall’organicismo al ritorno del classico, dalla ricerca di purezza a quella del fantasy. In ogni percorso proposto sono stati presentati designer provenienti da contesti culturali e geografici più svariati. “Oggi non sarebbe impossibile incontrare un designer tedesco che disegna per un’azienda greca secondo un lessico di memoria scandinava – Salone del Mobile 2018”. Eppure è possibile sottolineare un aspetto che accomuna in modo evidente le diverse tendenze proposte nei padiglioni della fiera, si tratta della riscoperta delle tecniche e dei saperi artigianali che, negli ultimi anni, sono stati perduti. Ecco dunque la presentazione di marmi rari, degli “straw marquetery” (intarsi di paglia) o ancora del mosaico di radica. Persino i materiali di più umile origine, vengono valorizzati grazie alla lavorazione artigianale. Inoltre, un modello in grande espansione è quello delle riedizioni. Gli iconici pezzi del passato vengono cercati, studiati, ammirati e riproposti: dalla sedia di Chiavari, che conosce un enorme successo sia nelle versioni originali sia in innumerevoli repliche, al recupero della credenza italiana anteguerra. Innovare le linee, le forme, la comunicazione e l’approccio al mercato guardando alla storia come fonte di ispirazione.

“Siamo molto orgogliosi del successo della manifestazione e della qualità degli operatori venuti a questa edizione che ci hanno confermato che il Salone del Mobile è il punto di riferimento di tutto il mondo” – spiega il presidente del Salone del Mobile Claudio Luti – “un momento unico, in cui impresa e cultura diventano modello virtuoso di un’Italia che funziona, dove sistema industriale e istituzioni procedono a passo sincrono in nome di un fine comune. In questi giorni abbiamo visto in scena il meglio in termini di creatività, prodotto, capacità di innovare e di raccontare – attraverso allestimenti che hanno la potenza evocativa e la magia delle migliori scenografie teatrali. Siamo dunque già pronti a pensare alla prossima edizione con sempre maggiore impegno per mantenere questa riconosciuta leadership di identità e valori e rispondere alle esigenze delle imprese e del mercato – Salone del Mobile 2018”.

Maria Chiara Conti