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Le catastrofi naturali sono la sfida continua che l’uomo e l’architettura affrontano giornalmente. Non serve opporsi alla natura, ma è utile, piuttosto, ripristinare quel profondo legame che da sempre l’ha unita all’essere umano.

L’abitazione di emergenza e l’integrazione ambiente-architettura sono i temi accuratamente analizzati e proposti nel progetto Spiraglio House, ideato presso l’Università Polo Michelangelo da uno studente del terzo anno.

Totalmente immersa nella natura incontaminata, l’abitazione mozzafiato crea un’incessante dialogo tra l’ambiente che la ospita e i suoi interni. A discapito di una superficie limitata si è sfruttato lo spazio in altezza utilizzando un’ampia vetrata, attraverso la quale il fruitore può dialogare in ogni momento della giornata con la natura circostante.

Gli ambienti, seppur ridotti al minimo, sono studiati per dare massimo comfort e fruibilità e le sue geometrie, caratterizzate da tagli netti e irregolari, sono ispirate al mondo minerario, rafforzando così lo stretto legame con la natura, pur senza confondersi in essa.

Emergendo con personalità, come un oggetto dall’identità precisa, l’abitazione è anche studiata per adattarsi a contesti differenti. Può essere impiegata come casa d’emergenza grazie alla facile reperibilità dei suoi materiali e alla velocità del loro assemblaggio, oppure come luogo di rifugio situato nel cuore della natura: un’oasi di pace lontana dal ritmo frenetico della città, dove la semplicità delle cose e il contatto con l’ambiente divengono una vera e propria filosofia di vita.

Ilenia Fontana