Il mio viaggio in Italia non poteva che terminare nell’accattivante Milano, l’inesorabile meta turistica di persone come me, che ogni mattina passano ore davanti all’armadio, alla disperata ricerca dell’outift perfetto. Milano è moda, design, arte e molto altro, è una frenetica ma meravigliosa tappa per chiunque la voglia assaporare.
Presa dunque da un’irrefrenabile shopping fra scarpe e vestiti, mi imbatto nella lettura del vasto programma museale milanese; la mia permanenza in questo paese è sempre troppo breve per saziare la mia curiosità, così scelgo di visitare la mostra The Art of Shoes che si trova a pochi passi da me.
Palazzo Morando è la location dell’esposizione, che sarà aperta al pubblico dal 26 gennaio fino al 9 aprile 2017. Per la prima volta le desideratissime creazioni dello stilista spagnolo Manolo Blahnik, arrivano in mostra in Italia, con 80 disegni e 212 scarpe, le migliori “opere d’arte” nate da oltre 40 anni di esperienza. È Milano, non a caso, ad ospitare l’estrosa personalità che tanto è legata a questa città e a l’Italia stessa, in cui periodicamente si reca per dar vita a ogni collezione.
Inizia così il mio viaggio, attraverso tacchi vertiginosi, pois, fantasie floreali e forme del tutto inusuali, che rivelano passo dopo passo le fonti di ispirazioni dello stilista, un folle amante dell’arte, dell’architettura e della letteratura classica, di cui conserva uno stile senza tempo; ma anche della Spagna, la terra natia di cui possiamo percepirne i colori, le fantasie decorative e il frizzante ritmo dei suoi balli.
I disegni e le calzature esposte si articolano in sei sezioni. La prima, Gaia, espone i pezzi più fantasiosi, di cui fanno parte le Marie Antoinette, le celebri calzature appositamente disegnate per l’omonimo film, mentre la seconda è occupata dai modelli ispirati all’Africa, all’Inghilterra, all’Italia, al Giappone e alla Spagna, i luoghi personalmente vissuti dallo stilista. Procedendo è facile denotare l’importante influenza che l’arte e l’architettura ebbero nelle sue creazioni, come la natura, da cui nascono le ricercate decorazioni dai colori decisi. Infine si giunge alla sezione dedicata ai materiali e alla più vasta, la Core Section, dedicata a celebri personaggi del passato che ebbero influenze nella vita e nelle produzioni di Manolo, dalla storica direttrice di Vogue Italia Anna Piaggi, a Brigitte Bardot ad Alessandro Magno.
Insomma, una miriade di calzature per tutti i gusti, davvero incantevoli, forse a tratti un po’ stravaganti… ma al punto giusto per essere notate! Quale donna non desidererebbe di indossarne almeno un paio? Io sicuramente molte più!
Joan Grey