“Il giardino incontra la luce” è un percorso di ricerca nell’ambito della progettazione del verde, della luce e del design, nato come supporto innovativo agli spazi verdi, creato dell’architetto e lighting designer Giordana Arcesilai e dall’architetto e paesaggista Simona Ventura. Una realtà che promuove una nuova visione della progettazione degli spazi verdi, ponendo l’accento sulla relazione tra il giardino di giorno, illuminato dalla luce del sole e l’altro giardino, quello sotto la luna, il tutto nel rispetto della natura e del risparmio energetico.
Compagne di università, dopo anni di attività professionale in proprio, si sono rincontrate mettendo in sinergia le proprie competenze e studi, accomunate da un profondo senso di rispetto per l’ambiente naturale e dalla necessità di trovare un nuovo dialogo tra la luce naturale ed artificiale, dal piccolo giardino al grande parco pubblico. Tra le varie attività portate avanti, dalla formazione professionale alla progettazione e ricerca, anche il design è una via percorsa con grande passione. Abbraccio Decor è infatti il primo oggetto di design firmato il giardino incontra la luce messo in produzione da Lab23, un’azienda italiana leader nell’arredo urbano.
Abbraccio è un oggetto pensato per abbracciare e illuminare in modo soft gli alberi, ispirato alle trame delle cortecce.
“Tutto è partito dall’esigenza di coniugare con delicatezza e armonia la luce artificiale con gli alberi; partendo da questo obiettivo ci siamo soffermate sul fascino delle trame delle cortecce, vere e proprie opere viventi”, così ci spiega Giordana Arcesilai.
L’oggetto concettualmente molto semplice, è formato da una fascia in acciaio corten che abbraccia il tronco dell’albero alla sua base, e una strip led IP68 incorporata all’interno per tutto lo sviluppo della circonferenza.
Per raggiungere questo design così essenziale, sono stati curati i dettagli con vari accorgimenti tecnici, profili, incavi e picchetti per il fissaggio nel terreno. In primis la qualità della luce, rigorosamente calda per illuminare in modo gentile l’albero, mette in evidenza il tronco, e sfumando velocemente verso la chioma, crea così un’atmosfera quasi magica.
Una sorta di scultura che si mostra durante il giorno per la particolarità del corten, e si trasforma la notte facendo fuoriuscire giochi di luce dai tagli della lastra circolare che avvolge la pianta.
Michaela Cristiani