
Comunicare è il fondamento su cui si basa ogni giornale e raggiungere i propri lettori, attraverso un linguaggio che “parli” tante lingue, in senso metaforico, ma non solo, è l’intenzione primaria di chiunque scriva. E così è anche per noi e lo è stato fin dall’inizio, ormai un anno fa, quando abbiamo cominciato un percorso all’insegna della cultura, del design, della creatività e della comunicazione, perché ne sentivamo l’esigenza. Desideravamo dare voce e far sentire la nostra al mondo intero, volevamo coniugare il mondo dell’editoria al mondo del design, attraverso aziende fatte da grandi uomini e donne. Con l’uscita del quarto numero, preludio al quinto, abbiamo portato innovazione sia di contenuti che di grafica. Aziende, creativi, artisti, designer, professionisti sono entrati nella Trilogia del Design facendo proprio un modo nuovo di comunicare e pubblicizzare la propria immagine e il proprio
know how. Abbiamo cambiato prospettiva osservando il mondo del design attraverso l’occhio di una macchina fotografica alla ricerca di un nuovo respiro e nuovi orizzonti che potessero farci conoscere realtà anche lontane da noi.
Ma allo stesso tempo abbiamo cercato di evidenziare come il nostro paese “Italia”, attraverso l’impegno degli imprenditori, continui a essere sempre ai vertici per quanto concerne l’innovazione, la tecnologia e il design anche in un momento storico di cambiamento radicale della nostra società e della nostra cultura. In questo numero inauguriamo la sezione “Curiosità PM” in cui aziende internazionali e nazionali presentano le loro particolarità, solleticando la vostra curiosità.
Lo sguardo dei nostri lettori ci ha regalato in questo anno tanto successo e, per questo compleanno, sentiamo la necessità di ringraziarli tutti, poiché tramite il loro interesse e lettura, stanno rendendo famoso il nostro magazine. Un particolare ringraziamento va alle grandi Aziende, ai grandi Imprenditori e alle personalità che, insieme a tutta la redazione, hanno contribuito a rendere questo quarto numero sempre più vicino a ciò che ci eravamo prefissati all’inizio del nostro viaggio “intorno al mondo”.
Scritto da Maria Alessandra Faccenda