Roberta Risolo è un’artista di origini salentine, la cui storia può essere paragonata a quella di molti giovani, il cui desiderio è la realizzazione del proprio sogno. Già da bambina Roberta presentava una predisposizione per la modellazione della materia plastica, che l’ha condotta a essere orientata verso la professione di artigiana nel campo orafo.
“Ricordo che da piccola, in estate, quando mia nonna faceva le orecchiette in casa, una tipica pasta pugliese, le rubavo di nascosto pezzi d’impasto per creare tante piccole figure; in particolare mi divertivo a riproporre lo stesso soggetto in diverse dimensioni, come una sorta di matrioska”. Tecnica e teoria sono il fondamento per qualsiasi ambito lavorativo; nel caso dell’artigianato, queste, sono servite all’artista per rappresentare nelle sue opere la terra natia. Terra che diviene, mediante le sue leggende e storie, l’ispirazione da cui creare nuove collezioni. “Mi ritengo fortunata – prosegue Roberta – per aver conosciuto persone che mi hanno trasmesso un insegnamento fondamentale, i miei maestri, da cui ho acquisito le basi tecniche per poter realizzare ciò che ho sempre sognato”. Il ritorno nel Salento diventa quindi l’occasione per svolgere diverse attività di ricerca e valorizzazione della propria terra, attraverso l’arte orafa. La conoscenza le fa accrescere la voglia di mettersi in discussione; infatti partecipa a vari concorsi che le danno la possibilità di prender parte a mostre collettive e personali,
esponendo i suoi gioielli all’interno di edifici di rilevanza locale come il Castello Aragonese di Otranto. Il forte legame per la sua regione, identifica le sue collezioni in uno stile unico, caratterizzato dall’unione di materiali ricercati (legno d’ulivo e pietra leccese) con le architetture e le icone del Salento; il successo riscosso le ha permesso poi di iniziare la sua attività. “Questa scelta è stata sicuramente molto importante per la mia crescita artistica nel campo orafo. Non posso nascondere le difficoltà, non è stato semplice, ma la gioia e l’entusiasmo che trasmettono le persone verso le mie creazioni, mi incoraggiano a credere in me stessa, cercando di migliorare ogni giorno”.
Lo studio di volumi e forme oltre ai materiali e la loro rappresentazione, sono alla base delle sue creazioni; il Bracciale Roots (ottone satinato a bulino con bagno oro giallo e rutenio, corniola, pietra leccese, legno d’ulivo e acciaio) ne è un esempio, le cui forme presentano linee geometriche che rendono originale il gioiello per il contrasto di volumi. Il Bracciale Aureo, invece, realizzato in ottone con bagno in oro e rutenio, pietra leccese, legno d’ulivo, smalto, foglia d’oro, resina, magneti, tormalina carrè e tanzanite a taglio cabochon, si presenta su una base di pieni e vuoti dove cornici modulari dalle linee armoniose risaltano le forme, al cui interno vengono alternati elementi morbidi e figure geometriche. Interessante è anche la collana Box Surprise, in ottone, acciaio, legno d’ulivo, pietra leccese, sughero, perle naturali, zirconi neri, smalto e cordino in cotone cerato, indossabile in due modi, aperto e chiuso; un gioco divertente sotto forma di collana. Può essere chiusa mediante un meccanismo a scatto, dove le facce con materiali e lavorazioni differenti risaltano singolarmente.
Il brand Roberta Risolo art jewels racconta le storie più affascinanti della cultura del Salento, riproducendole tramite l’unione di materiali e la rappresentazione di elementi architettonici che lasciano a chi li guarda la curiosità e la voglia di visitare i luoghi da lei reinterpretati.
Silvia Chiari