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“La prima tavola volante, così definita, è stata messa a punto da un’azienda francese ed è già distribuita e utilizzata in varie parti del mondo come sport.”

Nel subconscio umano è da sempre presente il desiderio di volare, forse perché la nostra specie non ne possiede la facoltà, o forse più semplicemente poiché il volo dona una sensazione di grande libertà. Chi di noi non ha mai sognato di volare per puro diletto o per raggiungere velocemente alcuni luoghi?

I nostri nonni in modo utopistico ci dicevano – “nel 2000 le macchine voleranno” – ma come saranno veramente i mezzi del futuro?

La tecnologia avanza velocemente e il suo sviluppo obbliga la società a stare al passo coi tempi, infatti sempre più dipendiamo da tempistiche ristrette, soprattutto in campo lavorativo. La sua evoluzione nel settore sportivo dà origine a progetti ambiziosi e straordinari che, forse in un futuro, daranno il via alla produzione di mezzi di spostamento che utilizzeranno l’aria al posto delle strade.

La prima tavola volante, così definita, è stata messa a punto da un’azienda francese ed è

già distribuita e utilizzata in varie parti del mondo come sport, il suo nome è Flyboard Air, un drone per uso umano che, finalmente, ci concede la possibilità di volare senza aerei, deltaplani, paracaduti o altri mezzi.

“Non smettere mai di sognare” è il motto di Franky Zapata, l’ideatore di questo straordinario mezzo, che sarebbe bello vedere non solo per uso sportivo ma quotidiano.

Vi immaginate andare al lavoro utilizzando un Flyboard Air? Non più mezzi di trasporto pubblici spesso in ritardo, ne attese alle banchine dei treni per i pendolari, ne file sulle arterie di traffico cittadine.

Flyboard Air, il cui funzionamento è a propulsione indipendente, può volare fino a un’altezza di 10.000 piedi con un’autonomia di 10 minuti e una velocità massima di 150 Km/h.

A questo punto l’unica cosa da dire è… buon volo!

Nicolò Andrioli