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Giovani scoperte

“L’ispirazione che lo porta alla progettazione di questi pezzi, la trova in diversi luoghi, ma soprattutto nel vasto ambito dell’arte e in tutte quelle categorie ad essa legate: la musica, la pittura, la scultura, le belle arti e…sì anche nel ben noto Pinterest, in fondo presenta un algoritmo pregno di immagini e figure di ogni genere e design che uno spunto possono sempre dare.“

Camminando tra gli scaffali dei supermercati, quando andiamo a fare la spesa, i nostri carrelli si riempiono di prodotti di vario genere, da quelli alimentari a quelli di pulizia per la casa; i quali sono contenuti all’interno di packaging, che possono essere di plastica, materiale molto comune utilizzato da diverse aziende, oppure di vetro o di cartone. Questi prodotti che noi compriamo comunemente, tutti i giorni, sono progettati da designer, pertanto sono packaging di design di massa. Immagino che non ci abbiate mai pensato e soprattutto che non abbiate mai associato una bottiglietta d’acqua di plastica, a un prodotto di design. Tali packaging, molto spesso, come quelli contenenti i biscotti o la pasta, sono generati da una ricerca e uno studio durato mesi e mesi, che non comporta solamente la produzione industriale del packaging, ma anche il sistema per il suo riciclo, chiamato ciclo di vita.

“Col tempo ho capito che un buon design significa per me trovare la giusta armonia tra proporzione, materiale e funzionalità. Questo va di pari passo con la mia richiesta di semplicità, originalità, unione di elementi adeguati, dettagli e uso appropriato dei materiali coinvolti – Deniz Aktay.”

Così troviamo descritta la propria definizione di design da parte di Deniz Aktay, architetto laureato presso l’università di Stoccarda, Germania, dove ha frequentato i corsi di architettura e pianificazione urbanistica. Attualmente lavora part-time come architetto; questo significa che può dedicare soltanto l’altra metà del proprio tempo alle sue personali e particolari creazioni, che ogni giorno attirano lo sguardo di migliaia di persone sulla sua pagina social, incuriosite dalla semplicità, dalla purezza e dall’originalità di questi prodotti.

Addentrandoci più nel dettaglio, scopriamo che Deniz deve molto alla sua formazione e alla sua esperienza di architetto, per quanto riguarda gli aspetti del creare, del dare una forma e della progettazione in generale; ma ciò che lo ha avvicinato al mondo del furniture design è il fascino che da sempre ha nei confronti degli esterni architettonici, delle visualizzazioni di interni e della modellazione 3D. Infatti afferma, “in principio, mi sentivo così sollevato nel poter creare oggetti senza preoccuparmi di come realizzarli nel mondo reale. Tale approccio ti concede quella libertà nella progettazione che è necessaria affinché tu te ne possa saltar fuori con nuove idee.” Allo stesso tempo, però, Deniz è consapevole del fatto che, se questi oggetti dovranno essere realizzati, allora sarà necessario tenere in considerazione tutte le possibilità e i limiti che gli aspetti più tecnici e manuali richiedono. Nel frattempo, tuttavia, continua con questo approccio giocoso e senza limiti così da non precludersi o porre freno alla sua fantasia.Solitamente Deniz si cimenta, in un primo

momento, in una serie di schizzi a mano, processo essenziale e che si rivela utile per moltissimi designer di tutto il mondo; talvolta, poi, realizza anche dei modellini fisici delle sue idee e successivamente passa al 3D, dando vita all’oggetto da lui pensato. L’ispirazione che lo porta alla progettazione di questi pezzi, la trova in diversi luoghi, ma soprattutto nel vasto ambito dell’arte e in tutte quelle categorie ad essa legate: la musica, la pittura, la scultura, le belle arti e…sì anche nel ben noto Pintarest, in fondo presenta un algoritmo pregno di immagini e figure di ogni genere e design che uno spunto possono sempre dare.

Per quanto riguarda il futuro, Deniz aspira a poter guidare un suo studio proprio circondandosi anche di menti nuove e creative, così da avere un ambiente stimolante in cui crescere insieme professionalmente. Mentre, se parliamo in generale di obiettivi, lui progetta con la voglia di creare qualcosa di cui le persone possano beneficiare. “Ad essere onesto”, dice, “la mia motivazione più grande è vedere il feedback che ricevo sui social media nei confronti dei miei design”. In aggiunta, altro suo obiettivo è far sì che i suoi lavori vengano effettivamente realizzati, e per fare ciò, dice che è necessario trovare il giusto produttore per il proprio oggetto, fatto che dipende principalmente da quanto grande e complesso è il design del proprio prodotto e quali materiali si vogliono usare, i quali dovranno essere, poi, specificati adeguatamente insieme a tutte le misure e i disegni tecnici, quali viste, proiezioni e sezioni. Parlando, infine, di obiettivi di comunicazione, con i suoi lavori Deniz cerca di diffondere l’idea secondo cui ci possono essere modi diversi e non convenzionali di interpretare la progettazione, o meglio, il design e non deve trattarsi forzatamente di qualcosa in stile minimal per essere piacevole, ma l’importante “è che sappia catturare l’attenzione, che crei un effetto sorpresa.”

Giulia Poggioli