PMagazine

Io, la Natura e il Design

“[…] il mio sogno sarebbe realizzare un campo di lavanda e anche di creare un’area che possa essere usufruita da chi viene qui a passare una giornata nella natura.

Camminando tra gli scaffali dei supermercati, quando andiamo a fare la spesa, i nostri carrelli si riempiono di prodotti di vario genere, da quelli alimentari a quelli di pulizia per la casa; i quali sono contenuti all’interno di packaging, che possono essere di plastica, materiale molto comune utilizzato da diverse aziende, oppure di vetro o di cartone. Questi prodotti che noi compriamo comunemente, tutti i giorni, sono progettati da designer, pertanto sono packaging di design di massa. Immagino che non ci abbiate mai pensato e soprattutto che non abbiate mai associato una bottiglietta d’acqua di plastica, a un prodotto di design. Tali packaging, molto spesso, come quelli contenenti i biscotti o la pasta, sono generati da una ricerca e uno studio durato mesi e mesi, che non comporta solamente la produzione industriale del packaging, ma anche il sistema per il suo riciclo, chiamato ciclo di vita.

Cari lettori, stiamo scrivendo questo articolo come una lettera a tutti voi, e ve la spediamo direttamente da un’oasi montana di pace, benessere e connessione con la natura. Ci troviamo nello splendido bosco di una ragazza forte, audace e piena di sogni, la quale ci ha concesso un intervista in esclusiva per permettere a voi, ovunque voi siate, di immaginare un posto in cui la natura costruisce un ponte tra benessere e design.

Siamo con Costanza, nel suo bosco, e siamo pronti a farle sei domande per scoprire qualcosa in più riguardo il suo progetto. Costanza, qual è l’idea dietro il tuo progetto e perchè hai deciso di intraprendere questa avventura?

Il mio progetto è essenzialmente un progetto di vita. Non ho acquistato questa casa solo per viverci, ma con la speranza di riuscire a realizzare quelli che sono i miei obiettivi. La casa si presta a molte cose che sono attualmente in via di definizione.

Qual è stato l’input che ti ha portato a cominciare questo viaggio?

Più che un input è stata un’esigenza. Un’esigenza che ho sempre avuto. Ho avuto la fortuna di nascere e crescere in un contesto abbastanza campestre, in una casa sui colli di Bologna attorniata da campi e boschi dove ho trascorso la mia infanzia e la mia adolescenza, e che mi ha fatto scoprire la mia indole, un’indole sicuramente portata a vivere in un contesto simile a questo.

In questo momento ci troviamo proprio all’interno del tuo bosco. Spiegaci, come funziona, quanto è ampio e cosa comprende il terreno che tu hai acquisito?

Il terreno è circa tre ettari e mezzo, è principalmente boschivo, ma è anche seminativo e arbustivo. Ad oggi, per come l’ho acquistato, la parte seminativa si è ridotta molto perché è stato tutto molto incolto fino ad adesso, però è quella che mi interessa di più recuperare per i miei progetti futuri.

Parliamo adesso degli spazi interni. Nella tua proprietà ci sono due unità abitative, che, se ho capito bene, saranno divise in una parte tua personale e una parte dedicata alla tua fonte di

guadagno. Puoi spiegarmi come hai intenzione di sviluppare questo tuo progetto?

La casa è sicuramente il posto che ho scelto per viverci e l’arredamento è ancora in fase di pensiero; sicuramente sarà una casa di campagna con tutti i comfort per viverci al meglio, puntando però sull’essenziale di quello che in realtà serve. Nella parte che adesso è una stalla, un fienile, mi piacerebbe sicuramente conservare una parte a laboratorio, ricovero attrezzi, e mantenere anche una parte di stalla in previsione, speriamo, di avere al più presto anche degli animali da ospitare. C’è tuttavia anche l’idea di renderlo accessibile ad un pubblico, quindi, perché no, magari di poter creare un’ospitalità, un pernottamento; visto che la zona si presta a passeggiate, è pieno di sentieri del C.A.I.

Per quanto riguarda invece gli esterni, come vuoi utilizzarli? Sia a livello tuo personale, sia a livello di fonte di guadagno.

Per quanto riguarda gli spazi esterni ho una fortissima passione per la coltivazione, soprattutto di aromatiche, e il mio sogno sarebbe realizzare un campo di lavanda e anche di creare un’area che possa essere usufruita da chi viene qui a passare una giornata nella natura. Uno spazio sicuramente anche agli animali, dove mi piacerebbe realizzare anche interventi assistiti con i bambini o, perché no, con le persone con disabilità. Per quanto riguarda il bosco, è comunque una mia fonte di sussistenza perché ho una caldaia a legna che mi obbliga a tagliarne quanto mi serve per riscaldare la casa durante gli inverni; però vorrei anche creare una situazione nel bosco, che possa proprio permettere alla gente di poter passare anche una nottata guardando le stelle e sentendo proprio il rumore della natura di notte.

Per quanto riguarda l’ultima domanda sono curioso di sapere, direi che siamo tutti curiosi di sapere, qual e’ il tuo rapporto con il design?

Il mio rapporto con il design in realtà è molto pratico, nel senso di progettazione e creazione di qualcosa. Ho la passione per la falegnameria, mi piace prendere vecchi oggetti, anche raccattare vicino ai bidoni mobili dismessi, e dargli una nuova vita. La casa vorrei che fosse principalmente arredata con legno di riciclo realizzato da me.

Matteo Facello