PMagazine


Seconda parte dell'intervista a Marisa Laurito (clicca qui per vedere la prima parte - clicca qui per vedere la terza parte)

4 (Medium)Buongiorno, siamo di nuovo con Marisa Laurito, raccontaci…

Siamo nel regno di Adriano Berengo.
Come sapete, Berengo è un grandissimo vetraio che ha realizzato la meravigliosa Mostra: “Glasstress”. Berengo è famoso poiché ha abbracciato l’arte e tradotto in vetro opere di grandi artisti e, per fortuna, ha preso anche me.


Marisa, tu e Berengo, avete creato un grande sodalizio con l’inizio della vostra collaborazione. Parlami della tua scelta riguardo l’utilizzo del silicone, materiale povero ma molto duttile per la realizzazione delle tue opere “Corpi Estranei”

2 (Medium)Il silicone è un materiale povero, ma meraviglioso grazie la sua morbidezza.
Vedi questo vaso azzurro in silicone? E’ un’anteprima, poiché deve ancora essere terminato e andrà in mostra per l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro a Roma.
Guarda questi rivoli d’acqua in silicone, che prendono le forme delle onde del mare, ora, verranno trafitti da lame di vetro rosso, poiché proseguo l’idea avuta per la mostra che ho fatto con Adriano, intitolata Berengo Collection “Corpi Estranei”. Tutto il peggio della società che viene considerato diverso, trasgressivo. I trasgressivi della società, perciò buttati, io, con la rappresentazione delle mie opere, li raccolgo, poiché ritengo che la diversità sia bellezza.


5 (Medium)Una domanda ora per Adriano Berengo, parlaci del tuo rapporto con Marisa Laurito e gli artisti che si sono avvicinati al tuo modo di fare arte

Molto spesso gli artisti che si avvicinano al mio mondo, quello del vetro, all’inizio sono inconsapevoli di ciò che andranno a realizzare attraverso questo materiale.

Prima, di me hai detto “noto” e io ti ringrazio, ma non ho scoperto l’acqua calda, qualcuno l’ha inventata prima di me negli anni ’50 e ’60, la Peggy Guggenheim, la grande Peggy, sollecitata da un signore di nome Egidio Costantini, che potrebbe essere il Berengo di oggi, ha portato a Murano i grandi artisti del suo entourage come: Le Corbusier, Kokoschka, Hanry Moore etc.., tutti i grandi dei classici moderni. In questo ultimo ventennio, grandi artisti di tutto il mondo sono venuti a realizzare le proprie opere a Murano, venendosi così a creare un fascino particolare per le opere d’arte in vetro.
Colpito dal fascino di questo processo, ho deciso di intraprendere questa strada già indicata a suo tempo, iniziando così a invitare grandi artisti contemporanei, tra questi,  anche Marisa Laurito.

3 (Medium)Marisa, entriamo ora nel cuore di una tua opera e…facciamo vivere ai nostri lettori, la sua realizzazione in diretta.

Va bene, ora, attraverso il grande maestro Silvano della Fornace Berengo, vedremo realizzata una mia opera che dovrà essere rossa, un rosso trasparente ma…incisivo. Ecco, il rosso che appare su questa telecamera.

Marisa, allora vuoi il rosso di PMagazine?

Sì, che abbia la trasparenza del rosso, questo rosso PMagazine che è scarlatto scuro, è quello che voglio.

Marisa, racconta alle telecamere la nascita di questo vaso.

Vedi, una volta deciso il colore, il grande maestro Silvano, si mette all’opera, osserva il vaso e cerca di realizzarne la copia nel modo più realistico possibile.
E’ una cosa fantastica, il mio non lo definisco neppure un lavoro ma solo un “gioco” e dicendo questo la mia mente torna al grande Regista Sergio Corbucci, che, diceva: Tu capisci che ci pagano per giocare?

1 (Medium)Ora Marisa il tuo vaso entra e riposa nel forno.

 Sì, e non lo vedrò più per giorni, ciao ciao….

Dalla Fornace di Adriano Berengo a Murano, saluto solo momentaneamente Marisa Laurito, che incontreremo nuovamente nel pomeriggio per farci condurre alla Biennale di Venezia dove, all’interno del Padiglione Guatemala, ci presenterà le sue opere esposte.

Grazie a tutti.

Maria Alessandra Faccenda