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Una newyorkese a Bologna

"Andiamo Whisky. Questa è la nostra nuova casa."

Mentre sono sull’aereo penso al delizioso appartamento che mi aspetta a Bologna. Dalle foto ho visto che è molto luminoso e ha una bellissima vista sulle colline. Certo, è vuoto, e speriamo che gli scatoloni arrivino senza ammaccature o, per meglio dire, speriamo solo che giungano a destinazione. Non vedo l’ora di essere lì, per perdermi nelle vie della città dove scovare qualche pezzo d’arredo originale da mettere nella mia nuova casa. Mi sono allontanata dalla “grande mela” per assaporare i gusti e le tradizioni italiane. Gustare un caffè e un cornetto in Piazza Maggiore; acquistare un libro nella libreria più antica di Bologna; assaporare un piatto di tortellini al ristorante sotto Palazzo Re Enzo. Ma, oltre a questo, mi sposto verso questa città piena di storia, per promuovere il design made in Italy, invidiato da tutto il mondo.
Arrivata all’aeroporto Marconi di Bologna aspetto al nastro le mie valigie color Tiffany e la cuccetta dello stesso colore nel quale, purtroppo, ho dovuto lasciare Whisky, il mio fidato amico a quattro zampe che sicuramente, cullato dal movimento dell’aereo, si sarà addormentato.
Chiamo un taxi, alla newyorkese. Tutti si girano incuriositi, e un taxi si ferma. Mentre abbraccio Whisky arriviamo all’appartamento. Arrivo all’ultimo piano, estraggo la chiave da un taschino della mia borsa e apro la porta.

“E’ più bella delle foto” mi dico. Andiamo Whisky. Questa è la nostra nuova casa.

Whisky è contento. Gironzola per la casa annusandone tutti gli angoli e le stanze. Saltella pimpante mentre il suo pelo bianco si ingrigisce per la polvere che ha raccolto mentre annusava il pavimento sotto i termosifoni. Dopo un paio d’ore arriva il camion dei traslochi. Dieci scatoloni contenenti le foto dei miei viaggi, riviste collezionate negli anni, scarpe, qualche lampada e comodino, e il resto dei miei vestiti. Passo la giornata a svuotarli. Le chips di polistirolo, sparse per il salotto, si espandono verso le altre stanze quando Whisky, per giocare, ci si tuffa in mezzo.
Ogni tanto mi fermo davanti alla finestra sorseggiando un cappuccino e ammirando le verdi colline che non potevo vedere dal balcone della mia casa a New York.

20:30 - “Ho finito” penso. Mi guardo attorno e, dopo tutta questa fatica, sono riuscita ad arredare solo il salotto perciò, mi viene da aggiungere: "…per oggi”.

Ho solo una settimana per finire di arredarla perché mi aspettano in Puglia, per il mio primo lavoro da Testimonial.
Vedo le stelle, da qui. Il poco smog della città mi consente di farlo. Whisky dorme sul tappeto, stanco per questa giornata così piena. Mentre guardo il cielo assaporo un inebriante profumo di dolci che viene dal forno di sotto, e penso:

“Oggi è iniziata la mia nuova avventura”.


Joan Grey