“Natura e Design si incontrano per dare vita a un nuovo complesso architettonico al servizio di Milano.”
Stiamo sicuramente vivendo un momento storico senza precedenti, un periodo transitorio di grande cambiamento, dove abbiamo dovuto imparare ad adattarci a realtà quotidiane e ambientali completamente nuove, una rivoluzione globale che ha investito i settori più disparati e un forte clima di cambiamento con cui anche il mondo del design e dell’architettura hanno dovuto confrontarsi.
Il 28 Gennaio 2020 COIMA SGR, società indipendente leader nella gestione patrimoniale di fondi di investimento immobiliare per conto di investitori istituzionali, ha nominato Diller Scofido + Renfro (DS + R) e Stefano Boeri Architetti, vincitori del concorso internazionale di architettura per l’edificio Pirelli 39, dismesso dal comune di Milano da più di cinque anni. Il bando, indetto nel Novembre dell’anno precedente, mira alla riqualifica dell’edificio che ad oggi interrompe le diverse parti dei quartieri circostanti e, con gravi problemi strutturali, di inquinamento e degrado ambientali – urbanistico – edilizio, risulta non conforme alle attuali norme antisismiche.
La proposta avanzata da Stefano Boeri Architetti, conosciuto tra i più in seguito alla realizzazione del Bosco Verticale (Milano) e Diller Sconfido + Renfro, studio di progettazione multidisciplinare americano alle prese con il primo progetto italiano, è volta al ricongiungimento tra le parti della Biblioteca degli Alberi, oggi separate da via Melchiorre Gioia, con un intervento che possa risultare a tutti gli effetti un simbolo culturale di un periodo storico che, se da una parte ha accentuato le emergenze sociali e ambientali, dall’altra sta eliminando la formazione di un modello culturale di sviluppo più resiliente.
L’intervento, che risulta il primo progetto di riqualifica post COVID, punta ad ampliare il processo di rigenerazione dell’area Porta Nuova, iniziato in principio con l’edificio Gioia 22 e, come
spiega lo stesso Manfredi Catella, Founder & CEO di COIMA, “Anche alla luce dell’emergenza sanitaria ritengo che la rigenerazione del territorio rappresenti una chiave industriale strategica di rilancio del territorio italiano, da un punto di vista culturale, ambientale, sociale ed economico. Il nostro Paese è ricco di edifici iconici e luoghi straordinari che, come nel caso presentato oggi, hanno la necessità di essere riscritti e ripensati secondo criteri di sostenibilità e di innovazione, un percorso e una missione che già da molto tempo condividiamo con i nostri investitori e che può rappresentare una leva determinante per le nostre città e per il nostro Paese.”
Il complesso da realizzare parte dal recupero dell’edificio esistente e viene adeguato agli attuali standard di innovazione e sostenibilità e comprende un nuovo “hub” per la città, costituito da un edificio a ponte adibito a mostre, eventi ed esposizioni, e una nuova torre residenziale dotata di 1700 mq di vegetazione in grado di assorbire 16 tonnellate di CO2 e produrre 9 tonnellate di ossigeno all’anno. Il progetto si propone di perseguire i propositi eco – friendly dell’intero masterplan per la Porta Nuova Gioia; lo stesso Boeri afferma “Il nostro progetto riporta in vita un nobile edificio (l’ex Pirellino) propone una torre dove la Botanica si intreccia con l’architettura e inventa con il nuovo Ponte/Serra uno spazio verde aperto a tutta la città. In un periodo così difficile, questo progetto rilancia nel mondo la visione di una Milano che scommette sul futuro e affronta con coraggio le grandi sfide della crisi climatica.”
Natura e Design si incontrano per dare vita a un nuovo complesso architettonico al servizio di Milano, simbolo di rinascita e volontà per rimediare agli errori del passato. Il nuovo Pirelli 39 si fa così portavoce di una nuova realtà globale e di una profonda voglia di ripartire verso un futuro migliore.
Matteo Stocchi