“Il compito di un bravo designer è quello di trovare una soluzione a un determinato tipo di problema, riscontrato dopo un’attenta analisi di mercato, ottenuta da un’approfondita ricerca che dia come risultato la risoluzione stessa del problema riscontrato.”
Il compito di un bravo designer è quello di trovare una soluzione a un determinato tipo di problema, riscontrato dopo un’attenta analisi di mercato, ottenuta da un’approfondita ricerca che dia come risultato la risoluzione stessa del problema riscontrato. Ovviamente, non è mai semplice risolvere un problema, soprattutto quando esso coinvolge la commercializzazione di un prodotto e il suo fruitore.
Si parla tanto, ai giorni nostri, di ecologia, eco-sostenibilità, riciclo di un prodotto, ma vi siete mai soffermati sul chiedervi “cosa e come possiamo fare per migliorare le nostre vite, che sono strettamente connesse con la natura, dalla quale proveniamo?” Sembra semplice questa domanda, ma vi assicuro che non lo è per nulla.
Il nostro benessere è strettamente connesso al benessere del pianeta sul quale viviamo; se il pianeta gode di buona salute, anche noi ne beneficiamo; se il pianeta non gode di buona salute, noi siamo i primi a risentirne e, lo stiamo vedendo in questo particolare periodo della nostra vita che rimarrà immortalato non solo in noi, ma nei libri di storia.
Una giovanissima designer tedesca, si è posta questa domanda, “cosa possiamo fare per diminuire gli sprechi e attenuare l’inquinamento della plastica?”.
Tanti, ormai, parlano del riciclo e di cosa potremmo fare per diminuire l’inquinamento causato dalla plastica che, sarebbe un materiale molto interessante sul quale lavorare ma, causa di comportamenti incivili, si è trasformato in un serio pericolo per il nostra pianeta.
Jonna Breitenhuber, classe 1992, è la giovane designer che si è veramente prefissata la risoluzione di questo problema, ovvero lo spreco dei packaging realizzati in materiale plastico. In particolare, si è soffermata sullo
studio di un nuovo ed innovativo packaging per sapone, il cui nome è Soapbottle. Un packaging di sapone realizzato in sapone? Sembra quasi impossibile ma, invece, non è solo un gioco di parole ma la pura realtà. Soapbottle è proprio un flacone di sapone, realizzato in sapone, dal design accattivante e grintoso, senza rinunciare alla funzionalità, cosa molta importante quando si parla di prodotto.
Come racconta Jonna “Soapbottle è un imballaggio fatto di sapone; poiché il contenuto all'interno viene utilizzato, l'imballaggio del sapone si dissolve molto gradualmente. Al termine, i residui possono essere utilizzati di nuovo, come saponetta per le mani o trasformati in detergenti. Il sapone è fatto di ingredienti naturali ed è biodegradabile: i rifiuti sono completamente evitati”.
Il sapone, contenuto all’interno del flacone, fuoriesce tramite una fessura generata da un taglio nell’angolo superiore del packaging. Questo taglio del flacone, si può effettuare con un coltello, oppure con l’apposita chiusura in metallo che, facendo pressione sull’angolo del flacone in sapone, genera un taglio netto al packaging. La linguetta in metallo, permette la chiusura del flacone una volta utilizzato. Per chi, invece, non volesse tale chiusura, potrà semplicemente tagliare l’angolo con un coltello e lasciare aperto il flacone per tutta la durata del suo utilizzo.
Si tratta ovviamente di un prodotto molto interessante, per quanto concerne il suo aspetto stilistico, oltre alla sua funzionalità, ottenuta da un’attenta ricerca per arrivare al risultato richiesto dalla stessa designer. Speriamo di vederlo presto sugli scaffali dei centri commerciali.
Soapbottle… un pack per il tuo futuro eco sostenibile!
Nicolò Andrioli