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Poetica e Funzionalità si fondono in una casa capace di parlare con chi la abita

“Il progetto architettonico è stato cucito come un abito su misura sulle esigenze e i desideri dei clienti, con precisione e dedizione.”

Arte e natura sono da sempre due realtà connesse e inscindibili, due mondi in stretto contatto tra loro che nel corso dei secoli si sono influenzati a vicenda tanto che è lecito chiedersi se esista un vero confine tra di essi. Spesso nella natura ritroviamo quelle geometrie che tanto ispirarono gli scultori e gli architetti classicisti, e l’impeto di una tempesta o l’immensità di un paesaggio montano mosse il pennello dei primi pittori romantici, ma come può un artista di oggi raccontare la natura?

La situazione post-pandemia che ancora adesso stiamo affrontando, e che nei mesi scorsi ci ha tenuto costretti nelle nostre abitazioni, ci ha portato a riscoprire il valore di questa parola: oggi più che mai la casa è tornata ad essere uno spazio intimo, un piccolo angolo di mondo dove sognare e trascorrere gran parte delle giornate. In questa nuova ottica, diventa fondamentale il lavoro di architetti e designer che tra i loro propositi più nobili debbono considerare quello di garantire il benessere dei propri clienti, così che questi non solo possano trovarsi a loro agio nell’abitazione, ma che addirittura riescano a sentirsi parte di essa.

A tal proposito vogliamo presentarvi uno dei lavori più celebri del giovane studio milanese ATOMAA che nell’autunno del 2019, in una zona semicentrale di Milano, ha progettato un appartamento dove funzionalità ed estetica si contendono il trono, una casa capace di raccontare la vita di chi la abita, una giovane coppia con la passione della lettura, della cinematografia, del design e della musica.

“Il progetto architettonico è stato cucito come un abito su misura sulle esigenze e i desideri dei clienti, con precisione e dedizione: gli ambienti mantengono la loro originaria natura ma sono stravolti nell’estetica e nei colori. Un setto divide la stanza originaria destinata alla cucina ottenendo da un lato una mini salle à manger caratterizzata dalla carta da parati, eredità degli spazi domestici britannici, e dall’altro una cucina minimal, elegante e funzionale.

Il soggiorno di un tempo, ben delimitato da muretti, corridoi e antibagni cambia volto e diventa un grande spazio aperto, connotato da un coloratissimo pavimento in graniglia di cemento, che si insinua in ogni ambiente. Lo spazio si apre, attraverso una sequenza di ampi portali verso la cucina e la sala da pranzo da un lato, e, verso un vero e proprio bow-window, verso est.

In questo gioco di flessibilità degli spazi un’apertura porta allo studio/camera per ospiti attraverso un altro grande portale. Quest’ultimo però, completamente integrato in una lunga libreria, nasconde dei pannelli di un giallo intenso, che permettono chiudere la stanza.

Il bagno non è un ambiente secondario: è stata progettata una vera e propria salle de bains con lo scopo di ottenere ambienti ricercati e realizzati a

misura dei clienti, integrando coerentemente il locale destinato ai servizi al comfort nella spazialità domestica. Il bagno si articola in spazialità morbide e fluide che accolgono al loro interno oggetti di design accuratamente selezionati con il cliente.

La doccia è un elemento “passante”, che collega il bagno padronale, accessibile dalla camera da letto, al bagno secondario degli ospiti. Questo snodo permette sia di eliminare spazi aggiuntivi di distribuzione ai servizi sia di filtrare la luce proveniente dal bagno padronale fino al bagno secondario, attraverso il grande serramento superiore integrato.

La ricerca del colore è fondamentale in tutto il processo di progettazione: in questo ambiente si alternano elegantemente un rosa pastello e un verde profondo che creano un contrasto acceso con la finitura nera opaca scelta per le rubinetterie, i profili del box doccia, dello specchio e del lavabo. Ogni dettaglio è stato valutato e ponderato attraverso una felice collaborazione con i clienti, altra caratteristica fondamentale dei progetti firmati da ATOMAA.

La camera da letto e lo studio mantengono invece il loro stile antico, con i pavimenti originali in Parquet di rovere recuperati. Questi due ambienti sono uniti al resto della casa attraverso numerosi portali ad arco che permettono di ampliare i campi visivi e di riempire l’ambiente domestico di luce naturale. L’arco e la curva sono due elementi chiave del progetto: si ritrovano in bagno, nei mobili e nelle porte in un gioco mai lezioso nato dai sogni dei clienti.

Il progetto, pur non stravolgendo l’assetto originario dell’abitazione, regala ai nuovi proprietari spazi flessibili, luminosità, ampi campi visivi ed una successione di ambienti diversi ma sempre in relazione tra loro.”

Un appartamento progettato a regola d’arte secondo le esigenze e le personalità dei clienti, un piccolo angolo di paradiso dove poetica, estetica e funzionalità si fondono fino a diventare indissolubili, un lavoro a dir poco affascinante quello degli ATOMAA che, consapevoli di come personalità, identità e unicità siano caratteristiche proprie degli ambienti costruiti, si fanno portavoce dei sogni dei propri clienti e li tramutano in spazi tutti da vivere.

Matteo Stocchi