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Suro, la lampada che non consuma​

“In questo periodo di crisi energetica, la nostra Suro può essere funzionale ed economica, poiché non prevede l’utilizzo continuo di energia elettrica.”

Arte e natura sono da sempre due realtà connesse e inscindibili, due mondi in stretto contatto tra loro che nel corso dei secoli si sono influenzati a vicenda tanto che è lecito chiedersi se esista un vero confine tra di essi. Spesso nella natura ritroviamo quelle geometrie che tanto ispirarono gli scultori e gli architetti classicisti, e l’impeto di una tempesta o l’immensità di un paesaggio montano mosse il pennello dei primi pittori romantici, ma come può un artista di oggi raccontare la natura?

Il Cersaie, come tutti gli anni, rappresenta a livello internazionale un punto d’incontro tra aziende, tecnici del settore e potenziali clienti.Dopo più di due anni di pandemia è importante, per noi visitatori, riallacciare un rapporto diretto con le aziende, visitate in lockdown solo da remoto tramite dispositivi digitali.Tra i vari espositori ha catturato la mia attenzione un prodotto in particolare, esposto in un piccolo stand, che non appartiene al settore ceramico ma al light design. Avvicinandomi allo stand dell’azienda LYM, gli addetti mi presentano una lampada che, sicuramente, potrà trovare collocazione nella mia casa di Bologna o in quella di New York…. vi ricordate? Ho preso casa a Bologna per essere più vicina alla redazione di PMAGAZINE, nonostante sia una newyorkese doc!

La particolarità di questa lampada sta nel tappo! Voi lettori penserete… come nel tappo? Proprio così, la sua particolarità risiede nel tappo, dal quale prende il nome, infatti questo prodotto si chiama Suro, ovvero tappo in dialetto veneziano.Suro è un dispositivo wireless o usb che consente alla nostra lampada di essere posizionata e spostata ovunque, come un prodotto nomade, senza l’utilizzo di fili. In questo periodo di crisi energetica, la nostra Suro può essere funzionale ed economica, poiché non prevede l’utilizzo continuo di energia elettrica, ma di una semplice ricarica, ammortizzando così il costo delle nostre bollette di casa.

“Suro, grazie alla sua performante batteria, garantisce un’elevata autonomia. È composta da due fonti luminose impostabili e dimmerabili in tre livelli di intensità grazie ad un comodo tasto touch

posizionato sul corpo lampada.La lampada è disponibile nelle versioni a ricarica USB, tramite classico cavetto, o nella versione a ricarica wireless, grazie alle basi wireless di Lym, i caricatori Puck (una postazione di ricarica), Two Puck (due postazioni di ricarica) e Puck+ (sei postazioni di ricarica e impilabile, ottima soluzione per il segmento ristorazione, in quanto consente di ricaricare più lampade, in più ripiani in uno spazio contenuto).Nella versione wireless Suro è inoltre dotata di magneti interni che ne consentono il fissaggio su superfici metalliche, anche verticali.Per entrambe le versioni di Suro (USB e wireless) è disponibile come optional il controllo della lampada con radiocomando, soluzione pensata specificamente per il mondo ristorazione/catering, in quanto è possibile controllare a distanza le impostazioni di luce di più lampade con un solo telecomando – LYM.”

Questa lampada mi è stata presentata in due versioni; quella da tavolo in vetro di murano, la mia preferita, realizzata da abili maestri vetrai veneziani, e quella da terra in plexiglass, adatta a spazi outdoor, ideale per i party sui terrazzi newyorkesi.

Non so voi… ma io ho già scelto la versione Murano26 con Suro a ricarica usb! Così potrò portare con me un altro pezzo d’Italia.