Quando parliamo di Saturnia, denominata anche Aurinia, collocata nel cuore della Maremma Toscana, la prima cosa che viene in mente, sono le cascate di acqua solforosa e calde, quelle del Mulino e del Gorello. La leggenda racconta siano nate proprio nel punto in cui Giove scagliò un fulmine contro Saturno, a seguito di un loro violento litigio. Fatto sta che, la temperatura dell’acqua di 37,5° e con una portata di 800 litri al secondo, di queste magnifiche cascate, già conosciute ai tempi degli Etruschi, siano portatrici di proprietà terapeutiche.
Le acque che sgorgano tra gli anfratti rocciosi, hanno creato nel tempo, piccole piattaforme dove il turista può sedersi e bearsi del tepore oltre che dei fumi sulfurei, e approfittare di una giornata all’insegna del naturale benessere.
La sera, salendo il pendio, si può raggiungere il piccolo centro abitato, angolo senza tempo, dove, i profumi delle piante e della porpora, inebriano il piccolo borgo. Donando al visitatore, l’incanto di una Toscana fatta di cultura antica, arte e cibo che racchiudono tutta la poesia che richiede il turista attento e amante dei luoghi ameni.
La piazzetta che viene incontro con tanto ardore, racchiude il sapore della vita quotidiana dei suoi abitanti, circa 300 che,
nei periodi turistici però, diventano una moltitudine e, lo zampillio della fontana centrale, sembra voler dare prova di essere all’altezza di tante altre piazze italiane.
Camminando tra i vicoli di Saturnia, non possiamo non notare l’entrata di un piccolo ma particolare ristorante, famoso per la sua carne “Chianina”, da Mario è l’insegna che ci accoglie.
Entrando, un camino scoppiettante ospita griglie di carne profumata e succulente, mentre, camminando viene da rivolgere lo sguardo alla cantinetta sottostante la pavimentazione dove, un cristallo esalta lo sguardo sui vini toscani e di annata.
Un piccolo giardino, colmo di piante e profumi, d’estate, diventa il luogo riposante e allegro per il vociare degli ospiti che, al lume di candela, trascorrono le serate gustando le prelibatezze toscane.
Passeggiando per le vie del borgo toscano, si possono osservare le case in sasso, tutte ristrutturate e ornate di fiori alle finestre, poi, il silenzio…, il rumore del silenzio accompagna i passi dei visitatori che si riversano verso la Porta Romana, camminando sui ciotoli dell’epoca
Saturnia, piccola perla costruita tra la costa tirrenica e il Monte Amiata, non finisce mai di stupire e, lasciando il paese, il visitatore potrà solo dire…arrivederci alla prossima volta.
Maria Alessandra Faccenda