Land on water was created by Danish Maritime Artchitecture Studio MAST
with the support of Hubert Rhomberg & venture studio FRAGILE
photorealistic visualisations by:
KVANT-1 (www.kvant1.no).”
Il mito di Atlantide, l’antica città ideale costruita tra le acque, oltre le colonne d’Ercole, descritta dal filosofo Platone, scomparsa e mai più ritrovata, se non tramite ipotesi di scienziati, rivive nella civiltà odierna tramite “Land on water” un concept di progetto ideato dallo studio di architettura marittima danese MAST in collaborazione con Hubert Rhomberg e lo studio FRAGILE.L’innalzamento delle acque dei mari, dovuto allo scioglimento dei ghiacciai, a causa del riscaldamento globale con le conseguenti inondazioni urbane, ha aumentato l’interesse dei progettisti per l’edilizia sull’acqua. Il progetto Land on water propone soluzioni abitative e commerciali galleggianti, per evitare questa problematica; dalle case a Seattle ai camping al centro del fiordo di Oslo, fino alle saune sul lungofiume di Hobart in Australia.
Questa tipologia di edilizia crea piccoli nuclei abitativi, come fossero isolette in qua e in là in mezzo all’acqua. Guardando i render del progetto con alberi e piccoli giardini, queste isole potrebbero assomigliare a quelle della laguna di Venezia ma, in realtà, non sono isole, infatti a differenza dei palazzi veneziani, edificati nel caranto su palificazioni in larice o rovere, queste strutture prefabbricate poggiano su fondazioni galleggianti, i flat-pack.
Questi, sono dei moduli realizzati in plastica riciclata e rinforzata, facilmente trasportabili ed installabili ovunque, con i quali è possibile creare innumerevoli configurazioni.I flat-pack si ispirano a un’antica tipologia edilizia, quella del “gabbione”, che consiste nel riempire delle gabbie metalliche con macerie, al fine di poter creare delle fondazioni solide ed economiche. Questi moduli proposti nel progetto Land on water, invece, a differenza dei gabbioni, sono riempiti con dei galleggianti riciclati di provenienza locale. La loro peculiarità sta nel poter aggiungere e regolare più galleggianti, in ogni momento, nel caso dovesse aumentare il peso della struttura al di sopra di essi, nel corso del tempo, per eventuali modifiche.I flat-pack consentono anche ai molluschi e ai crostacei di potersi ancorare, creando di conseguenza un habitat ideale ed ecosostenibile sott’acqua.
Land on water propone così un’alternativa alle attuali città galleggianti, edificate su aplificazioni, che ripetono gli stessi errori dell’edilizia non sostenibile del XX secolo.
…e voi lettori, vivreste in un villaggio come Land on water?
Nicolò Andrioli

