"La cucina italiana è molto amata negli U.S.A per la qualità delle materie prime con cui i piatti vengono cucinati."
Dalla California, più precisamente da San Francisco, a Castiglioncello in Toscana, stiamo parlando di Enrico Faccenda, lo chef italiano che dopo aver riscontrato successo negli U.S.A, ha deciso di tornare in patria per riaprire la storica locanda Nonna Isola, inaugurata dai suoi nonni tanti anni prima.
Castiglioncello è una delle mete turistiche italiane divenuta famosa negli anni '60 del '900, per essere luogo di vacanza di alcune stelle del cinema, come Alberto Sordi e Marcello Mastroianni. E' quindi una location perfetta per uno chef che volesse aprire un ristorante di pesce, grazie alla sua collocazione geografica che affaccia sul Mar Tirreno e al suo turismo esclusivo.
Enrico, come tanti italiani alla scoperta di nuovi orizzonti, si trasferisce per qualche anno a Tiburon una cittadina sulle rive della baia di San Francisco, su richiesta di una famosa famiglia di finanzieri americani alla ricerca di un cuoco personale.
Tiburon, il cui nome significa squalo in spagnolo, si estende su una penisola difronte a Angel Island, riserva naturale tra l'Isola di Alcatraz e la stessa Tiburon.
San Francisco è una città americana molto ambita dagli italiani per il suo stile di vita, totalmente differente da quello così frenetico che contraddistingue città come New York e Los Angeles, quasi paragonabile a quello di città del mediterraneo.
Lavorare per una famiglia di religione ebraica è servito ad Enrico per apprendere l'arte della cucina Kosher, come egli stesso ci racconta “venni educato dal rabbino della comunità a usare utensili in cucina, i piatti giusti per pietanze differenti e ad accostare tra loro porcellane, stoffe e colori sulla tavola”.
Una piccola curiosità “la carne veniva spedita da un famoso macellaio Kosher di New York, e le candele, quarantasei da accendere ogni sera per le cene in famiglia, venivano rigorosamente da Los Angeles, come i vini di importazione da chateau francesi”.
Una Tiburon quasi perfetta, dalle sue stradine che si inerpicano sulla collina con vista sulla baia, alle tipiche case americane in legno dai colori pastello o di terra, tra lavanda curata e
arbusti selvatici, ma che non è riuscita a non far tornare in Italia lo chef, il cui scopo non era trasferirsi definitivamente negli U.S.A, ma solo fare esperienza al di fuori dei propri confini nazionali per poi applicare all'interno della sua locanda tutto ciò di cui aveva fatto tesoro.
La cucina italiana è molto amata negli U.S.A per la qualità delle materie prime con cui i piatti vengono cucinati e per l'estro con cui vengono presentati.
Siamo curiosi di mostrare in questa rubrica di PMagazine, una piccola ricetta per stuzzicare il palato dei nostri lettori, il Busiate allo Sgombro.
Ingredienti:
400 gr. di busiate
1 melanzana violetta
2 sgombri di qualità cavallo
100 gr. di pomodori datterini
qualche foglia di origano fresco
1 cipollotto fresco
sale e pepe di mullinello
una grattuggiata di pecorino fresco
Procedimento
Sfillettare lo sgombro senza togliere la pelle ed eliminare con delle pinzette le lische dal pesce.
Mondare e tagliare a cubetti di piccole dimensioni la melazana; rosolare in padella con un filo d’olio extra vergine, fino a renderla morbida. Tagliare finemente il cipollotto e i pomodorini.
Soffriggere a fuoco lento con un filo di olio extra vergine, aggiungere i filetti di sgombro e le melanzane e cuocere per circa 5 min. Aggiustare infine con sale, pepe e origano. Aggiungere ora la pasta cotta al dente e saltare il tutto in padella. Infine servire ben calda la pietanza con una spolverata di pecorino fresco.
Dopo aver stimolato il vostro palato con questa delizia, il cui sapore ci riporta alle coste cristalline dell'Italia, e avervi fatto scoprire piccole curiosità dietro le quinte di alcuni personaggi famosi, è giunta l'ora di rientrare in America, sempre pronta a tornare in redazione PMAGAZINE, tanto amata da noi newyorchesi.
Joan Grey