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Un viaggio nel Sud della Spagna

"Dopo Madrid e Barcellona, Valencia è la terza città più grande del Paese iberico."

Sono trascorse quasi due ore e, dal finestrino dell’aereo, il blu del mare colma l’intera vista; mancano pochi minuti e saremo atterrati nell’energica città portuale di Valencia. Dopo Madrid e Barcellona, Valencia è la terza città più grande del Paese iberico, meta sempre più apprezzata dai turisti per l’estesa baia che si affaccia sul Mar Mediterraneo e per il connubio tra tradizione e innovazione che caratterizzano questa città.

Valencia ha tradizioni ben radicate, alle quali tiene molto, infatti sono quasi 600 anni che conserva, all’interno della Cattedrale Metropolitana dedicata all’Assunzione di Maria, edificata nel XIII secolo, il Santo Càliz ovvero il Santo Graal, il calice dove fu versato il sangue di Gesù dopo la sua crocifissione.
La tradizione si ritrova anche nella cucina tipica valenciana, partendo dalla materia prima con cui si prepara la famosa paella. Allontanandosi di pochi chilometri dal centro è possibile visitare le risaie dove, i valenciani coltivano il riso Bomba all’interno della laguna di Albufera, parco naturale protetto nel quale si può gustare una delle paelle più squisite della città.

Luogo simbolo e centro nevralgico della città urbana è il Jardì del Tùria, un meraviglioso giardino verde, nonché il più grande parco urbano di Spagna, da percorrere a piedi o in bicicletta lontano dal caos e dai clacson. Costruito sull’antico letto del fiume Tùria, prosciugato per evitare inondazioni, esso si snoda per tutta la città. Partendo dal bioparco, il punto più a ovest, seguendo le risa dei bambini si giunge fino al Parc Gùlliver, dove si trova la scultura in scala

reale di Gùlliver, attrazione tutta da scoprire in vesti di lillipuziani.

Meta finale del percorso è la chilometrica spiaggia La Malvarossa; anche se pochi vi arrivano fino in fondo, perché poco prima s’innalza l’incredibile opera di architettura organica firmata Santiago Calatrava e Félix Candela, la città delle Arti e delle Scienze.
La Ciutat de les Arts i les Ciències, realizzata tra il 1996 e il 2009, è un ampio complesso costituito da sei opere, (tra le quali, l’Agorà, deve ancora essere ultimata) che si suddividono in tre grandi aree tematiche, la scienza, la natura e l’arte. Arte come il teatro dell’opera Reìna Sofia, il gioiello della città, dalla forma simile a una coccinella. Scienza come il Museo della Scienza Principe Felipe, dalle sembianze di una struttura spaziale e dall’Hemisfèric, un gigantesco occhio che guarda il cielo, al cui interno della pupilla racchiude un innovativo cinema 4D. Natura come l’Oceanografico, il più grande parco acquatico d’Europa al cui interno sono custoditi migliaia di specie marine e non, dove, con il suo tunnel percorribile all’interno della vasca più grande, permette ai più piccoli di trascorrere una notte magica come immersi nell’oceano.

Il luccichio degli spicchi di mosaico bianco ottico che riveste le vasche d’acqua, e gli infiniti scorci creati dalla sinuosità dell’architettura contemporanea che veste il centro di Valencia, rimarrà scolpito nell’immaginario collettivo di città aperta al cambiamento, conservando sempre le tradizioni fondamentali per non dimenticare le proprie origini.


Giorgia Fenati